Gualtieri punta su un “fortissimo” rimbalzo del Pil

Il ministro dell'economia Roberto Gualtieri.
Il ministro dell'economia Roberto Gualtieri. (Ufficio stampa palazzo Chigi)

ROMA.  – Nel terzo trimestre l’Italia vedrà “un fortissimo rimbalzo” della crescita, dopo il tonfo del secondo trimestre a causa del coronavirus. Ad assicurarlo è il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri.

“Siamo di fronte alla più significativa contrazione del Pil della storia recente del nostro Paese ma tutti gli indicatori degli ultimi mesi ci dicono che ci sono le condizioni, e i primi dati hanno sorpreso positivamente gli osservatori, per  avere un terzo trimestre di fortissimo rimbalzo e una chiusura dell’anno non lontano dalle previsioni originali che il governo aveva dato”, dice il ministro in collegamento col meeting di Rimini ad una tavola rotonda dal tema: “Verso un’economia sostenibile.  La sfida della ripartenza”.

Nel periodo aprile-giugno il Pil italiano è crollato del 12,4% sul trimestre precedente e del 17,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo la stima preliminare dell’Istat. L’obiettivo del Governo è di contenere a -8% l’impatto dello shock della pandemia sulla crescita quest’anno.

“Siamo di fronte ad una crisi senza precedenti e dall’altro davanti ad una straordinaria opportunità per realizzare il cambiamento del Paese”, scandisce il ministro dell’Economia, sottolineando che “la responsabilità di governo è enorme, grandissima e altrettanto la nostra consapevolezza”. Quindi spiega che “siamo usciti dalla fase dura, adesso siamo in una fase di transizione, un autunno da cui dipenderanno i dati finali dell’economia di quest’anno e poi si aprirà la fase della grande opportunità col programma Next Generation per costruire un cambiamento profondo, strutturale, solido del Paese”.

E “l’Italia si presenta a questo snodo così delicato nelle condizioni per sorprendere positivamente per i risultati che si possono conseguire sul piano economico sia nell’immediato sia soprattutto per come abbiamo la possibilità di innescare un nuovo ciclo di sviluppo e cambiamento del Paese”, afferma Gualtieri. E guardando avanti il titolare dell’Economia illustra il lavoro fatto per spendere le risorse che arriveranno dall’Europa.

“Abbiamo raccolto già 534 progetti e ci apprestiamo  a raccoglierne altri ma noi non realizzeremo i progetti che fanno debito cattivo, per usare l’espressione di Draghi. Realizzeremo solo progetti che incidano sui grandi nodi, assi, colli di bottiglia strutturali e affrontarli è la condizione per cambiare profondamente questo Paese”, spiega, precisando inoltre che “il tema della formazione dei giovani, della ricerca, dell’educazione è decisivo e centrale come centrale sarà la questione di favorire la crescita dimensionale delle imprese, ridurre le emissioni, ricucire il Paese con una rete infrastrutturale e creare buona occupazione”.

Tra le riforme fondamentali che questo governo farà ci sarà quella fiscale. “É decisiva”, sottolinea Gualtieri e prevede anche un “rafforzamento del contrasto all’evasione fiscale”.  Sarà “una riforma che a regime deve essere sostenibile e debe concentrare le risorse sulle famiglie, sul lavoro e sul Paese”, spiega il ministro.

E nella stessa riforma c’è “anche l’idea dell’assegno unico perché riteniamo che sostenere la natalità è realizzare una grande riforma strutturale per la crescita e non solo per la coesione di questo Paese”, afferma Gualtieri, raccogliendo il plauso del presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo, presente allo stesso convegno.

“Siamo contenti che il ministro dell’Economia abbia parlato di assegno unico-universale per ogni figlio e di reforma fiscale: sono temi sui quali il Forum delle associazioni familiari si è speso e continua a spendersi da anni a livello nazionale, regionale ed europeo”, dice De Palo.

(di Alfonso Abagnale/ANSA)

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