Amarcord: quattro anni fa il Venezuela festeggiava l’argento di Rojas a Rio

Rojas vinse l'argento a Rio 2016 nel salto triplo. foto cortesia

CARACAS – La prima volta che la bandiera venezuelana sventolò su un un podio olímpico fu nel 1952, durante i giochi che si svolsero a Helsinki: quella volta a rappresentare degnamente la terra di Bolìvar fu Asnoldo Devonish, che vinse il bronzo nel salto triplo.

A Rio, dopo 64 anni, un altro atleta riporta il tricolore venezuelano su un podio di una gara di atletica. Nel 2016, la protagonista fu una donna, Yulimar Rojas che vinse l’argento.

Il podio centrato dalla venezuelana fu intriso anche con un po’ di thrilling: infatti scese in pista con una fascia sulla caviglia destra a causa di un piccolo infortunio patito durante le qualificazioni. Questo inconveniente non permise alla ventenne di esprimersi al meglio e così si qualificava solo sesta per la finale, dove i pronostici non era proprio dei migliori.

Ma il fatto di essere in finale fece dimenticare tutti i dolori a Yulimar che con un volo di 14,98 metri si aggiudicava la medaglia d’argento. Fu superata solo dalla colombiana Caterine Ibargüen (15,17) mentre completava il podio Olga Rypakova (14,74), che aveva vinto l’oro ai giochi di Londra 2012.

“Questo nuovo traguardo è il più grande raggiunto fino ad adesso. Da un bel po’ il Venezuela non vinceva una medaglia nell’atletica ed oggi ci siamo riusciti” – raccontava in televisione la Rojas a fine gara, aggiungendo – “Da quando mi sono svegliata sapevo che ci sarei riuscita. Mi ero qualificata con una misura che non mi soddisfaceva, però ero sicura che ci sarei riuscita durante la finale. Mi sono svegliata sapendo di centrare un’impresa da regalare al mio paese”.

L’atleta si presentava ai giochi di Rio 2016 con il seguente biglietto da visita: campionessa mondiale indoor con 14,41 metri, prova disputatasi a Portland negli Stati Uniti. Record nazionale ottenuto durante il meeting di Madrid 2016: un salto di 15.02 metri.

La storia della medaglia vinta da Yulimar Rojas e quella di Asnoldo Devonish hanno tante cose in comune. La prima su tutte avevano la stessa età quando hanno vinto la loro prima medaglia olimpica e poi entrambi si sono presentati in finale con un problema alla caviglia.

(di Fioravante De Simone)

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