Atletica: tornano gare vere, ed è record a Montecarlo

L'ugandese Joshua Cheptegei esulta dopo aver vinto nella corsa di 10K a Valencia, Spagna, nel dicembre 2019.
L'ugandese Joshua Cheptegei esulta dopo aver vinto nella corsa di 10K a Valencia, Spagna, nel dicembre 2019. EPA/Juan Carlos Cárdenas

MONACO. –  Un record del mondo, un record d’Europa, e ben dodici migliori prestazioni mondiali dell’anno, questo il sontuoso bilancio dell’Herculis, primo meeting vero della Wanda Diamond League dopo la pandemia.

Oltre al primato del mondo sui 5000 metri dell’ugandese Joshua Cheptegei (12:35.36), la copertina di Montecarlo va alla strepitosa gara dei 1500 maschili vinta dal keniano Timothy Cheruiyot in 3:28.45, davanti al neo-primatista d’Europa Jakob Ingebrigtsen (3:28.68), e va anche all’altro norvegese Karsten Warholm, autore di un pazzesco 47.10 sui 400 ostacoli.

Vincono pure Armand Duplantis nell’asta (6,00 e tre errori ai 6,15 del top outdoor all-time), lo statunitense Noah Lyles sui 200 in 19.76 (+0.7), le keniane Faith Kipyegon sui 1000 metri in 2:29.15 (seconda prestazione di sempre) e Hellen Obiri sui 5000 metri in 14:22.12 (ritirata la Hassan).

Top stagionali anche per Donavan Brazier sugli 800 metri in 1:43.15, Soufiane El Bakkali sui 3000 siepi in 8:08.04, Orlando Ortega sui 110 ostacoli in 13.11 (+0.8) e Lynna Irby sui 400 donne in 50.50.

Successi per Yaroslava Mahuchikh nell’alto con 1,98, Ajla Del Ponte sui 100 in 11.18 (+0.6) e Yulimar Rojas nel triplo con 14,27 (0.0).

Yeman Crippa si è ritirato nei 5000, mentre nell’asta Claudio Stecchi è quarto nell’asta con 5,50. Quinto posto di Paolo Dal Molin sui 110 ostacoli in 13.61, e sesto di Anna Bongiorni sesta sui 100 metri in 11.44.

Ma la gara che ha illuminato il meeting nel tempio dello Stade Louis II è stata quella dei 5000: il tentativo di record del mondo del 23enne ugandese Joshua Cheptegei è riuscito, con un crono straordinario di 12:35.36, abbondantemente sotto lo storico limite di Kenenisa Bekele, un 12:37.35 vecchio di 16 anni firmato a Hengelo.

Nella gara del primato, non è riuscito l’attacco al record italiano di Yeman Crippa, ritirato intorno ai 3750 metri, quando mancavano poco più di tre giri, dopo un inizio complicato per il ritmo sostenutissimo impresso dai pacemaker: “Purtroppo ho beccato una giornata no, la metto via il prima possibile e ci proverò di nuovo a Ostrava l’8 settembre”, le prime parole del mezzofondista delle Fiamme Oro, primatista italiano dei 10.000 metri.

La storia di questo record è figlia dell’immenso talento dell’ugandese, campione del mondo a Doha sui 10.000 metri, capace di togliere ben ventidue secondi al personale per entrare nella storia.

Circa due secondi di progresso sul limite di Bekele, così come di due secondi fu il margine che lo stesso Bekele sottrasse al precedente record dell’altra leggenda Haile Gebrselassie.

É il picco di un meeting favoloso, il primo grande show di un anno surreale, che riporta un sorriso negli occhi degli appassionati di atletica.

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