Nuoto: 4 anni dopo Rio, Paltrinieri ancora re 1500

Gregorio Paltrinieri sorride dopo aver vinto la gara dei 1500 stile.Archivio
Gregorio Paltrinieri sorride dopo aver vinto una gara. Archivio. (Ansa)

ROMA.- Il Sette Colli post-Covid si congeda nell’ultimo giorno tra delusioni e grandi imprese. Quella di Gregorio Paltrinieri è stata frutto di un’attesa lunga 4 anni e che oggi gli regala il nuovo record europeo nei 1500 stile.

Disciplina che torna di nuovo sua, con i sorrisi e gli ammiccamenti del ragazzo che ha ritrovato la gioia di allenarsi da quando ha cambiato guida in allenamento: “É veramente forte questo tempo, non lo avrei mai sognato. Ieri ho fatto bene negli 800, sono contentissimo di questa due giorni. Credo di essere stato sempre coraggioso negli anni a fare quello che volevo fare. Sentivo che era il momento giusto per cambiare, come in una relazione amorosa, quando manca qualcosa meglio andarsene. Prendo le gare in maniera diversa, sono contento”, ha ammesso al termine di un chilometro e mezzo che lo ha visto toccare il muretto con il tempo di 14’33’10.

Il precedente record europeo lo aveva stabilito sempre il carpigiano in 14’34″04 alle Olimpiadi di Rio 2016. Era esattamente il 13 agosto: “Sono stati 4 anni lunghissimi – ha ribadito anche oggi – in cui non riuscivo a trovare la forma giusta. Sono contentissimo, l’acqua non è più un peso”.

Un Paltrinieri ritrovato anche in chiave acque libere, dove alle Olimpiadi di Tokyo punta a sorprendere anche nella 10 chilometri: “Manca ancora tanto, sono curioso anche in mare. Abbiamo iniziato una preparazione e voglio vedere come va”.

La delusione si legge invece nel volto di Federica Pellegrini, che dopo aver sorpreso nei 50 e deluso nei 100, oggi cercava la scena nella sua gara di cui è ancora primatista mondiale, i 200 stile. L’1’57”80 con cui batte la belga Valentine Dumont all’ultimo sprint però non rende soddisfatta la Divina: “Esco con un tempo non grandissimo – ha ammesso la veneta – ma non mi sono mai inventata niente: tutti i miei tempi più veloci li ho nuotati dopo essermi spaccata la schiena e anche adesso ho bisogno di lavorare”.

Nei 200 stile uomini, bellissimo il crono di Marco De Tullio (compagno di Detti e allievo di Morini) che è il nuovo uomo da battere sulla distanza. Ottimo il suo 1’46”56 con cui mette in fila il suo compagno di allenamento Gabriele Detti alla corte di Morini.

Il vero exploit tra i giovani è però del 21enne Alberto Razzetti che stabilisce il nuovo record italiano nei 200 misti con il tempo di 1’58”09. Il primato era di Alessio Boggiatto che lo aveva conquistato nella stessa piscina di Roma nel 2009 all’epoca dei costumi gommati. “Sono contentissimo, per me è un grande Sette Colli. Le sensazioni erano positive, pensavo di fare bene oggi ma non pensavo così”, ha detto il nuotatore di Lavagna.

Nei 200 rana, il titolo italiano va a una sorprendente Martina Carraro (2’25″67), ma la vittoria va ancora alla svizzera Lisa Mamie che con 2’24″27 stabilisce il nuovo record svizzero.

Nei 200 dorso donne, tempo non straordinario di Margherita Panziera che comunque vince con 2’08″29, davanti a Zofkova e Cenci. In mattinata, Simone Barlaam supera ancora una volta se stesso stabilendo il terzo record mondiale in tre giorni.

Stamane ha nuotato i 50 farfalla in 26″59 strappando il primato all’ungherese Tamas Sors. Nei 50 farfalla categoria S10, invece, il primato mondiale lo stacca Stefano Raimondi con il tempo di 24”87.