Migranti: dalla Tunisia stretta su controlli partenze

Migranti imbarcati sulla nave quarantena della GNV.
Migranti imbarcati sulla nave quarantena della GNV. (ANSA)

PALERMO. – L’annuncio è di questa mattina e arriva dopo il pressing della Farnesina degli ultimi giorni: la Tunisia metterà a disposizione nuovi mezzi per contrastare le partenze irregolari dei migranti. Unità navali, dispositivi di rilevamento e squadre di ricerca nei punti di attraversamento marittimo.

A comunicare la decisione di Tunisi , che dovrebbe ridurre il numero delle partenze dei migranti dalle coste del Paese nordafricano, è lo stesso governo, che entra nel dettaglio delle nuove misure spiegando che “le unità marittime delle dogane, posizionate lungo tutta la zona costiera, saranno dotate di pattugliatori e motovedette attrezzati con dispositivi di rilevamento, di localizzazione e di comunicazione, che consentono di intervenire efficacemente in mare, di controllare le navigazioni commerciali, turistiche e di pesca e di contrastare le varie forme di criminalità organizzata.

E assicurano interventi marittimi in pieno coordinamento con la Marina Militare e la Guardia Costiera”. Un programma, quello messo in campo, finalizzato a contrastare le partenze dei profughi per le coste italiane che negli ultimi giorni hanno rappresentato una vera emergenza. Il M5S non ha dubbi: il merito per la svolta nella politica di Tunisi è del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

“Grazie al gran lavoro di pressing diplomatico messo in campo da Di Maio”, dicono i senatori Cinque Stelle della Commissione Esteri di Palazzo Madama, che vanno oltre e parlano di un “passo significativo da parte delle autorità tunisine nella direzione di un serio controllo dei flussi migratori illegali”.

“Per il Movimento 5 Stelle – proseguono i senatori – dialogo e cooperazione in un ottica di rafforzamento delle istituzioni e dell’economia locali rappresentano l’unica via per contrastare alla radice il fenomeno migratorio, per affrontare il problema a monte e non solo a valle”.

Di tutt’altro avviso il leader della Lega Matteo Salvini che accusa il Governo di complicità con scafisti e trafficanti. “Ha promesso all’Europa di trasformare l’Italia in un campo profughi, altrimenti non c’è spiegazione” dice, ricordando che solo un anno fa “con ministro Salvini, quello brutto, razzista, fascista, nazista, cattivo, sequestratore e criminale che va a processo, gli sbarchi erano stati mille.Quest’anno, col Governo buono, solidale, generoso, accogliente, arcobaleno, siamo passati da mille a più di settemila in un mese”.

E molto critico con l’esecutivo è anche un altro esponente di spicco del Carroccio, il governatore del Veneto Luca Zaia che lancia l’allarme sui focolai di Coronavirus registrati in due centri per migranti, a Treviso e Jesolo. “Questi assembramenti – ha proseguito – si trasformano in focolai. Sono circoscritti, li stiamo controllando, a Treviso facciamo i tamponi ogni settimana e anche lì ne usciremo, però è pur vero che se questa strutture non le avessimo avute non avremmo il problema”.

Sul fronte Covid, la situazione desta qualche preoccupazione anche in Sicilia con 7 positivi nel Cara di Caltanissetta – per precauzione sono stari fatti i tamponi a tutto il personale – e 5 nuovi casi Messina. ” Saranno trasferiti e andrà immediatamente chiusa anche quella struttura, appena libera dai soggetti in quarantena”, annuncia in una nota l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

“Il modello imposto sta implodendo. – aggiunge critico – E nessuno pensi ancora alla tendopoli. Non si può fare”. Ancora in emergenza l’hotspot di Lampedusa con 680 ospiti, sei volte la capienza massima. Mentre 100 profughi sono stati trasferiti nella Casa fraternità. Quando la nave quarantena Gnv Azzurra, che al momento si trova al porto di Augusta per fare rifornimento di carburante e viveri, tornerà a Lampedusa, si proseguirà con il trasferimento a bordo dei profughi ospiti del cpa di contrada Imbriacola.