A settembre meno alunni in classe e più professori

La ministro della Pubblica istruzione, Lucia Azzolina, a Floridia, nel Siracusano, sua città natale, durante una visita al liceo "Leonardo Da Vinci"
La ministro della Pubblica istruzione, Lucia Azzolina, a Floridia, nel Siracusano, sua città natale, durante una visita al liceo "Leonardo Da Vinci", Floridia (Siracusa), 07 luglio 2020. ANSA/Alessandro Ricupero

ROMA. – Ridurre gli alunni nelle classi e avere più insegnanti a disposizione, sfruttando l’emergenza Covid come un’opportunità per riuscire a superare definitivamente le ‘classi pollaio’. L’ultima carta del ministero dell’Istruzione nella partita sull’inizio dell’anno scolastico è l’ordinanza firmata dalla stessa Azzolina, che prevede oltre 50mila posti in più fra docenti e personale amministrativo.

“Con il decreto rilancio abbiamo previsto la possibilità di derogare al numero di alunni per classe per ridurlo progressivamente. Un cammino che dovremo poi proseguire anche oltre l’emergenza”, spiega la ministra, che in queste ore firmerà con i sindacati il protocollo di sicurezza per la ripresa della scuola.

Il documento apre nuovi scenari sul futuro e prevede l’impegno politico per avviare nei prossimi mesi un iter di modifica della legge del 2009, introdotta dall’ex ministro Gelmini, affinché venga fissato un tetto massimo sul numero di alunni per classe. Anche sul fronte delle forniture ci sono passi in avanti e qualche timore è stato superato. Al bando sulla fornitura di tre milioni di banchi monoposto hanno partecipato 14 aziende, tra italiane e straniere.

Dunque una gara tutt’altro che ‘deserta’, come paventato da diverse aziende nei giorni scorsi, soprattutto italiane. Lo stesso commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri, si è detto soddisfatto per il numero di partecipanti al bando. E dopo la valutazione delle varie offerte la sottoscrizione dei contratti avverrà entro il 12 agosto.

Per l’avvio in sicurezza a settembre gli istituti hanno chiesto 2,4 milioni di banchi. Oltre 750mila sono per la scuola primaria, dunque, necessariamente, banchi di tipo tradizionale, più adatti per i piccoli. Altri 1,7 milioni sono stati i banchi richiesti per le secondarie, di cui oltre uno su quattro di tipo innovativo. Ma sull’ ‘operazione banchi’ la Lega si dice scettica riguardo alla garanzia sulla qualità delle produzioni, vista “la tempistica così stretta”, chiedendosi anche come sarà possibile “avere la certificazione ambientale richiesta in Italia dal 2018 per le sedute monoposto in plastica”.

Aldilà delle suppellettili, resta il Protocollo di sicurezza con i sindacati per il quale c’è l’ok definitivo: dal supporto psicologico per il personale e gli studenti al call center di assistenza al personale, passando per il presidio sanitario di una rete di scuole e i test sierologici ai lavoratori.

Tra le novità, anche ulteriori modalità per i lavoratori fragili, procedure per la regolamentazione della Didattica a distanza (Dad) e disposizioni per una negoziazione contrattuale affinché sia regolato il lavoro a distanza. E in arrivo ci sono gli oltre 50mila insegnanti previsti dall’ordinanza firmata dalla ministra.

“Si tratta di oltre 977 milioni che saranno assegnati per il 50% sulla base del numero degli alunni presenti sul territorio e per il 50% sulla base delle richieste avanzate dagli Uffici Scolastici Regionali che hanno fatto la rilevazione delle esigenze delle scuole. Ringrazio i nostri direttori generali che hanno svolto un lavoro costante e puntuale – spiega Azzolina -.

Daremo un budget a ogni Ufficio scolastico che lo tradurrà, poi, in organico. Le scuole avranno oltre 50mila unità di personale in più per la ripresa fra docenti e Ata. Priorità massima sarà data alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo di istruzione, con particolare riferimento alla scuola primaria”.

Ma per i sindacati serviranno ulteriori rinforzi. Secondo le organizzazioni si va dalla richiesta di 19mila insegnanti avanzata dagli Uffici Scolastici della Campania a quella di oltre 8mila dalla Lombardia e Lazio, e più di 8mila docenti sarebbero tra Piemonte e Toscana. In dirittura d’arrivo anche la presentazione delle domande di supplenza.

A 24 ore dalla scadenza, sono 769.266 le domande per l’inserimento nelle graduatorie provinciali e di istituto riguardo alle supplenze presenti nel sistema di inoltro delle istanze. Di queste, 633.007 sono già chiuse e inviate, mentre 136.259 sono inserite nel sistema in attesa di essere inoltrate da parte degli utenti.

(di Lorenzo Attianese/ANSA)