Da Thomas a Woods, sfida Major al PGA Championship

Tiger Woods esulta al assicurarsi la vittoria del Masters di Augusta, USA. Immagine d'archivio.
Tiger Woods esulta al assicurarsi la vittoria del Masters di Augusta, USA. Immagine d'archivio. (ANSA))

ROMA. – Justin Thomas per difendere la leadership mondiale e calare il poker di successi in una stagione stravolta dal Coronavirus. Jon Rahm, Rory McIlroy, Webb Simpson e Dustin Johnson per spodestarlo dal trono.

Brooks Koepka per inseguire uno storico tris, Tiger Woods per entrare sempre più nella leggenda e Jordan Spieth per completare il Grande Slam. A San Francisco va in scena (da domani a domenica, a porte chiuse) la 102esima edizione show del PGA Championship di golf, primo Major 2020.

In campo 48 tra i migliori 50 giocatori al mondo, con le sole eccezioni di Francesco Molinari (fermo da marzo, l’azzurro rientrerà solo a settembre) e Lee Westwood, rispettivamente al 37esimo e 39/o posto del ranking.

Il TPC Harding Park, per la prima volta nella sua storia, ospiterà un evento del Grande Slam. Sul green ci saranno 31 campioni Major e tutti i migliori attuali 50 giocatori della FedEx Cup, con i play-off della post season del PGA Tour che scatteranno il 20 agosto con il The Northern Trust a Norton (Massachusetts).

“Posso farcela e darò il massimo per la vittoria”. Woods alla vigilia del PGA Championship suona la carica e punta al pokerissimo di successi per emulare due leggende come Walter Hagen e Jack Nicklaus, che vantano il record di trionfi (5) nella rassegna.

L’ultima vittoria di Tiger al PGA Championship risale al 2007 (Oklahoma). Ma Woods sogna anche l’83esimo trionfo sul PGA Tour (è fermo a 82 al pari di Sam Snead), per diventare il nuovo primatista assoluto, e la 16esima affermazione in carriera in un Major per avvicinare il record di 18 imprese di Nicklaus.

Tredici mesi di attesa. Tanto è passato dall’ultimo Major (l’Open Championship vinto da Shane Lowry) di golf giocatosi nel luglio 2019. Con il Coronavirus che ha rivoluzionato i calendari costringendo l’R&A a cancellare (prima volta dal 1945), per il 2020, il The Open (il torneo più antico del Grande Slam con prima edizione datata 1860).

Saranno dunque tre, per quest’anno, i “grandi” tornei. Lo US Open si giocherà a settembre (17-20 a Mamaroneck, New York), mentre il Masters dal 12 al 15 novembre ad Augusta.

Pronostico apertissimo e quantomai incerto a San Francisco dove Thomas (a segno nel 2017), reduce dal trionfo nel WGC-FedEx St. Jude Invitational, parte con i favori del pronostico.

“Vincere una volta è difficile, figuriamoci due. In campo ci sono praticamente tutti i migliori giocatori al mondo, sarà bellissimo affrontarli”. Queste le dichiarazioni del 27enne di Louisville, leader anche della FedEx Cup, alla ricerca della seconda vittoria in carriera in un Major.

Thomas dovrà guardarsi le spalle da Rahm (il suo regno è durato appena due settimane), McIlroy, Simpson e Johnson che, in caso di vittoria (da vedere poi le combinazioni e i vari piazzamenti

finali), possono scavalcarlo. Koepka, campione delle ultime due edizioni della rassegna, a San Francisco punta il “triplete” per diventare il terzo giocatore negli ultimi 94 anni a vincere lo stesso Major per tre volte di fila.

Prima di lui ci sono riusciti solo Hagen (capace, dal 1924 al 1927 d’imporsi per 4 volte al PGA Championship, cinque i successi totali – record condiviso con Nicklaus – col primo arrivato nel 1921) e Peter Thompson (a segno consecutivamente, dal 1954 al 1956, all’Open Championship). Non solo. Koepka con un trionfo in California diventerebbe il primo player, dopo Woods (2005-2008), a vincere un evento del Grande Slam in quattro stagioni consecutive (nel 2017 e nel 2018 ha calato la doppietta anche nello US Open).

Il PGA Championship rappresenta invece un’occasione di riscatto per Spieth. Per la quarta volta dal 2017 il texano, scivolato al 62esimo posto del ranking, ha l’occasione di completare il Grande Slam. E diventare così il sesto giocatore – dopo Gene Sarazen, Ben Hogan, Gary Player, Nicklaus e Woods – a riuscire nell’impresa.

Sorteggi super a San Francisco. Thomas giocherà i primi due round al fianco di Woods e McIlroy. Koepka affronterà invece Gary Woodland e Lowry. Rahm (alla ricerca della prima vittoria in un Major) si troverà di fronte Sergio Garcia (per un derby spagnolo) e Phil Mickelson (a segno nel 2005). Spieth duellerà invece con Johnson e Justin Rose (medaglia d’oro ai Giochi di Rio de Janeiro 2016).

Attesa anche per Bryson DeChambeau (settimo al mondo), tra i favoriti della vigilia, che sfiderà Adam Scott (prima apparizione dopo il lungo lockdown per l’australiano, nono nel ranking) e Rickie Fowler.

L’attesa è finita. Il grande golf nuovamente protagonista con il PGA Championship che, per la prima volta dal 1971, torna ad essere il primo Major della stagione. E metterà in palio un montepremi stellare di 11.000.000 di dollari, con prima moneta di 1.980.000.