Milano-Sanremo a rischio, Alessandria nega passaggio

Julian Alaphilippe vince la MIlano-Sanremo 2019.
Julian Alaphilippe vince la MIlano-Sanremo 2019. (Ansalatina)

MILANO.  –  Non c’è pace per la Milano-Sanremo 2020, già spostata da marzo all’8 agosto per la pandemia di Coronavirus e ora di nuovo a rischio cancellazione.

Dopo aver cambiato il tradizionale percorso lungo il litorale ligure per le proteste degli amministratori della provincia di Savona – preoccupati per il traffico – e aver varato in fretta e furia un inedito itinerario attraverso il Piemonte per raggiungere Imperia attraverso il Col di Nava, gli organizzatori incassano il “no” anche dal sindaco di Alessandria.

Gianfranco Cuttica di Revigliasco ha infatti inviato oggi a Mauro Vegni, direttore dell’area ciclismo di RCS Sport, una lettera in cui esprime “l’impossibilità del Comune ad autorizzare il passaggio della 111esima edizione della Milano-Sanremo”.

Secondo il sindaco infatti il tempo è “insufficiente” per “garantire la corretta sicurezza dell’evento sia dei partecipanti che del pubblico” e non c’è la possibilità di “realizzare, nel tempo concesso, la manutenzione e gli adeguamenti indispensabili delle sedi stradali interessate”.

Dubbi e polemiche sorgono sulle tempistiche: la richiesta di RCS Sport di passare ad Alessandria è datata 6 luglio, ma è pervenuta solo il 28 sul tavolo del primo cittadino.

Gli organizzatori, per altro impegnati nei preparativi delle “Strade Bianche” a Siena, sono piuttosto sorpresi per questa decisione e prenderanno a breve contatto con il sindaco per cercare di sbrogliare la matassa.

Un confronto necessario. Non esiste infatti un’alternativa in questo momento: il nuovo percorso è lungo 299 chilometri ed è già al limite consentito per le corse di questo livello. Allungare per tagliare fuori la città di Alessandria non è possibile.

Qualcuno ipotizza il ritorno sul percorso originale fino a Celle Ligure, prima di imboccare l’autostrada per tagliare fuori la provincia di Savona, ma le difficoltà di chiudere la A10 in un sabato di agosto appaiono troppe. Il tempo stringe, la ‘Classicissima’ incombe, ma resta quanto mai in bilico.