La Bce alle banche, stop dividendi fino al 2021

Veduta della sede della Bce a Francoforte..
La sede della Bce a Francoforte.. EPA/ARMANDO BABANI

ROMA. – Gli  azionisti  delle  banche  dovranno  aspettare  almeno  fino  al  2021  prima  di rivedere  dividendi.

La  Bce  ha  deciso  di  prorogare fino  a gennaio  lo stop,  prorogando  anche le  misure  d’emergenza  che  hanno  consentito  loro  di  attingere  ai  “cuscinetti” prudenziali di  capitale  e liquidità pur  di  erogare  credito  a  un’economia  soffocata  dallo  shock  pandemico.

Non  solo:  di  fronte  al  rischio  di  una  seconda  ondata  del  virus,  che  le  banche  europee  possono  affrontare  perché  meglio  capitalizzate  che  in  passato,  da  una  parte  si  invitano  gli  istituti  di  credito  a  “estrema  moderazione”  sulla  remunerazione in  bonus  dei  dipendenti,  dall’altra  la  vigilanza di  Francoforte  allerta  i  governi  a  stare  pronti  di  fronte  alla  possibilità  di  dover  prevenire  un  credit  crunch,  una  stretta  creditizia, anche  attraverso  ricapitalizzazioni.

Impossibile  non  pensare  che  la  Bce  abbia  anche  in  mente la  probabile  ondata  di  default  societari ,  e prestiti  andati  a  male  che  verranno  a  galla  a  valle  delle  massicce  moratorie  sul  credito.

“Tutte  le  nostre azioni  e misure  di  vigilanza sono  e  continueranno  ad  essere  mirate  a d  assicurare  che  il  settore  bancario  rimanga  solido  e  in  grado di  sostenere  la  ripresa  economica  con un  credito  adeguato”,  ha  detto  il  presidente  del  Consiglio  di  Vigilanza  Andrea  Enria.

La  Bce  ha  congelato  gli  stress  test  per  l’esplosione  del  Covid,  ma  da  una  “analisi  di  vulnerabilità”  condotta  dall’Eurotower,  che  ipotizza  misure  di  contenimento  per  la  pandemia  fino  a  metà  2021,  emerge  che  il  coefficiente  patrimoniale  Cet1  aggregato  verrebbe  decurtato  di  1,9  punti  percentuali  al  12,6%  entro  fine  2022.

Ben al  di  sopra  dei  minimi  regolamentari,  ma  nello  scenario peggiore  di  una netta  recrudescenza  della  pandemia  verrebbe  cancellato  qualcosa  come  5,7  punti  percentuali  al  Cet1,  portandolo  all’8,8%,  su  livelli  di  guardia.  Senza  considerare  Che,  al  di  là  del  dato  aggregato,  ci  saranno  numerose  situazioni  di  banche  individuali  con numeri  ben  diversi.

Ecco  perché  “non  c’è  spazio  per  autocompiacersi”  –  ha  avvertito  Enria  –  e  se  la  situazione  economica   peggiora  ancora  le  autorità  devono  tenersi  pronte  ad  agire.

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