Cgil Cisl Uil in piazza per la Notte del lavoro

Il segretario generale della Fiom-Cgil Maurizio Landini durante una manifestazione promossa in occasione dello sciopero di otto ore dei metalmeccanici a Napoli, Immagine d'archivio.

ROMA. – Cgil Cisl e Uil tornano in Piazza per la Notte per il lavoro. L’iniziativa unitaria per “Ricostruire il Paese e l’Europa partendo dal buon lavoro”, a sette mesi dall’ultima mobilitazione di dicembre scorso, arriba dopo il lockdown, segnata dalla crisi sanitaria ed economica.

L’appuntamento dei sindacati con i segretari generali, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri è per domani sera in piazza Santi Apostoli a Roma, dove interverranno dal palco anche 12 tra delegate e delegati di tutti i settori colpiti dall’emergenza Covid: dalla sanità all’industria, dalla scuola all’edilizia, dal commercio al turismo, ma anche giovani e disoccupati.

In piazza un numero contingentato, concordato con le forze dell’ordine e il comune, secondo le direttive previste dal distanziamento. Il percorso di mobilitazione vedrà i sindacati di nuovo in piazza il 18 settembre.

“Bisogna ricostruire il Paese e l’Europa investendo sul lavoro e sui diritti dei lavoratori”, ha detto Landini. “Abbiamo già perso oltre 500mila posti di lavoro, non possiamo permetterci di perdere neanche un altro posto”, ha detto Furlan, rilanciando la necessità di un Patto per il Paese.

“Si ritorna in piazza, la mobilitazione continua, per e non contro: per chiedere una idea di Paese diverso”, ha sottolineato Bombardieri. Al centro i temi dell’occupazione e dei contratti, la riforma degli ammortizzatori sociali e del fisco, le risorse europee da investire, il tutto “con il coinvolgimento delle parti sociali”.

Intanto, Cgil Cisl e Uil insistono sull’urgenza di rifinanziare la cig Covid e prolungare lo stop dei licenziamenti fino alla fine dell’anno. Sui contratti, replicando anche al presidente di Confindustria Carlo Bonomi, rilanciano sulla necessità di rinnovarli e chiedono di defiscalizzare gli aumenti.

Poi, nella prossima legge di Bilancio, per i sindacati deve trovare centralità la riforma fiscale, combattendo l’evasione ed abbassando le tasse sui lavoratori dipendenti ma anche sui pensionati. Un percorso per rilanciare i consumi e la crescita del Paese.

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