Spadafora: “A settembre tifosi di nuovo a stadio”

Lo stadio San Paolo di Napoli deserto
Lo stadio San Paolo di Napoli deserto. (ANSA)

ROMA.  – Si avvicina a grandi passi la riapertura degli stadi ai tifosi. Non c’è ancora una decisione in tal senso e sicuramente non accadrà per il campionato 2019-20 ormai agli sgoccioli. Ma a settembre si aprono spiragli: è stato il ministro dello sport a annunciarlo.

“A settembre tifosi di nuovo allo stadio” ha detto esplicitamente il ministro, senza mancare di sottolineare, naturalmente che ciò dovrà avvenire “nel rispetto delle necessarie precauzioni” e “se la curva epidemiologica ce lo consentirà”.

La riapertura degli stadi al pubblico è ormai attesa, tenendo anche conto del fatto che -come accade in altri Paesi- è possibile riaprire le tribune a un numero limitato di spettatori, conservando così un ragionevole margine di distanziamento sociale.

Sulla questione è entrato nel dettaglio lo stesso Spadafora, il quale ha precisato che la riapertura ai tifosi avverrà “ovviamente non riempiendo lo stadio come si faceva prima, ma anche rispettando tutta una serie di misure che sono allo studio in queste ore”.

Ma non di sole tribune aperte vive il mondo dello sport in questi mesi post lockdown. Spadafora è tornato sulla legge di riforma e sui problemi che caratterizzano i lavoratori degli impianti sportivi. “Il mio auspicio -ha detto il ministro- è di portare la riforma all’ultimo consiglio dei Ministri prima della pausa di metà agosto.

La cosa più importante riguarderà sicuramente i lavoratori sportivi, cioè la possibilità che tutti coloro che lavorano nel modo dello sport abbiano tutele, ma poi abbiamo una migliore definizione della governance tra Coni, Sport e Salute e tutte ulteriori nuove norme che riguardano le associazioni sportive dilettantistiche.

Insisterò -ha concluso Spadafora- perché nel decreto in cui utilizzeremo le risorse che abbiamo ieri approvato, possano esserci i 100 milioni che servono soprattutto per tante piccole e medie realtà sportive. Ho fatto appello al ministro Gualtieri per occuparsi di questo tema”.

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