Pioli ora guarda al futuro del Milan: “Serve continuità”

Stefano Pioli con Paolo Maldini
Stefano Pioli con Paolo Maldini. (ANSA)

MILANO. – L’entusiasmo è difficile da contenere, e cominciare a pensare oltre agosto è inevitabile. Ma Stefano Pioli, dopo aver firmato il contratto che prolunga il suo orizzonte con il Milan fino al 2022, ha fatto di tutto per mostrarsi placido come nelle ultime tormentate settimane in cui sembrava invece avvicinarsi il capolinea.

“Sto facendo fatica a non pensarci, è quello che desideravo e speravo, quindi sono molto felice – ha ammesso nella conferenza stampa alla vigilia della sfida con l’Atalanta -. Però abbiamo una partita delicata, molto importante per il nostro presente e futuro, come saranno poi le ultime con Sampdoria e Cagliari: devo rimanere concentrato su questa stagione. Poi avrò il tempo per pensare alla prossima e alla soddisfazione di essere stato confermato allenatore del Milan”.

Davanti al disastroso 5-0 subito sette mesi fa a Bergamo, l’ad Ivan Gazidis aveva deciso di valutare altre opzioni, individuando in Ralf Rangnick il manager ideale a cui affidare l’ennesima rivoluzione rossonera della storia recente. Poi, però, è arrivato Zlatan Ibrahimovic e, nel corso di un’annata stravolta dal Covid, Pioli ha fatto decollare la squadra, con un exploit dopo il lockdown. Fino a conquistare la conferma, con un aumento di stipendio a 2 milioni a stagione, più i bonus relativi ai risultati, incluso anche quello in caso di scudetto.

Così è inevitabile cominciare a pensare al futuro e alle sue incognite, a partire dal destino di Ibrahimovic. Pioli dirà alla società cosa ne pensa. In pubblico, si è limitato a sottolineare che il contributo del trentottenne svedese “è stato eccezionale, dal punto di vista tecnico, motivazionale, caratteriale e quindi bisogna capire se c’è la possibilità, la voglia di continuare. Ma dobbiamo rimanere concentrati tutti, fino al 2 agosto. Poi – ha aggiunto – ci sarà tutto il tempo per valutare le situazioni e capire le scelte da fare”.

Un segnale importante, invece, l’allenatore lo ha dato quando gli è stato domandato se spera in una conferma in blocco, anche del dt Paolo Maldini: “Delle parole che sono state spese in questi giorni, la più importante è stata ‘continuità’ e da quella bisogna ripartire”.

Intanto, però, l’obiettivo è il quinto posto, per arrivare in Europa League senza i tre turni di qualificazione. “Rispetto all’andata contro l’Atalanta siamo cambiati tanto, secondo me era prevedibile – ha notato Pioli -. Eravamo agli inizi del nostro percorso di crescita, abbiamo cambiato modo di giocare, sono arrivati giocatori importanti che hanno alzato il nostro livello. Ora siamo un altro Milan ma rimangono le difficoltà della partita”.

Ce ne sarà anche qualcuna in più, perché Hernandez e Bennacer sono squalificati, Romagnoli è infortunato, Kjaer è in dubbio e Kessie potrebbe sostituirlo al centro della difesa. “Dietro – ha ammesso l’allenatore – dovremo stringere i denti”.

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