Il Milan conferma Pioli: “Ha nostra visione del calcio”

L'allenatore del Milan Stefano Pioli e Zlatan Ibrahimovic.
L'allenatore del Milan Stefano Pioli e Zlatan Ibrahimovic. ANSA / ELISABETTA BARACCHI

MILANO. – Il Milan continua con Stefano Pioli. E’ saltata l’idea di affidare il rilancio a Ralf Rangnick e l’allenatore che ha già fatto decollare la squadra in questi mesi firmerà un nuovo contratto fino al 2022. La svolta ha preso forma nelle ultime 48 ore, e il primo annuncio è arrivato dalla Germania, proprio mentre l’allenatore infilava contro il Sassuolo la settima vittoria nelle ultime nove partite.

“AC Milan e Ralf Rangnick hanno concordato che non è il momento giusto per una collaborazione”, la dichiarazione di Marc Kosicke, consulente dell’allenatore della Red Bull. E al termine della partita il club rossonero ha ufficializzato l’accordo con il tecnico arrivato a ottobre al posto di Marco Giampaolo con un accordo fino al termine della stagione.

“Ci speravo. Sono molto felice. Il club con me si è dimostrato corretto, mi hanno sempre detto che non c’era niente di definitivo, che le scelte sarebbero state fatte a bocce ferme sulla valutazione del lavoro”, il primo commento di Pioli, a cui il club ha esteso di due anni il contratto, riconoscendogli di aver “saputo gestire brillantemente sia il blocco dovuto alla pandemia da Covid-19 che il riavvio della stagione in corso, con un approccio concreto e positivo, facendo crescere tutta la squadra”.

Gazidis ha ammesso di aver “avuto dei contatti con altri possibili candidati in passato” ma ha smentito “impegni economici o penali per il club”. “Non è una decisione basata sulle recenti vittorie, ma sul modo in cui Stefano ha costruito spirito di squadra e unità di intenti, il modo in cui ha migliorato le prestazioni dei singoli giocatori e del collettivo, il modo in cui ha fatto sua la nostra visione, e su come trasferisce la sua personalità e i valori del nostro club” ha chiarito Gazidis, sottolineando che Pioli “ha dimostrato di essere in grado di offrire quella visione del calcio che pensiamo e vogliamo per il nostro club, un calcio entusiasmante, moderno e appassionato”.

Secondo il consulente di Rangnick, “si è deciso insieme” che il tedesco “non assumerà alcuna funzione Milan”, e da qui traspare la possibilità che sia stata valutata anche la possibilità di dare al tedesco un ruolo da direttore tecnico.

Quella scrivania dovrebbe quindi restare a Paolo Maldini. “Stefano è diventato il nostro allenatore in un momento molto difficile – ha notato l’ex capitano – Abbiamo sempre sostenuto che ci sarebbe voluto del tempo per vedere i risultati del suo lavoro e abbiamo avuto la conferma che la qualità e la professionalità pagano sempre. Stefano è l’uomo giusto per guidare la squadra che vogliamo: una squadra di successo, giovane e affamata di vittorie”.

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