Maturità al tempo del Covid, voti alti e tanti 100

Una lavagna con la scritta in maiuscola : MATURITA'
Una lavagna con la scritta in maiuscola : MATURITA'

ROMA. – Rendimento generale in crescita rispetto all’anno scorso con un voto superiore a 80 per la metà dei diplomati e il raddoppio dei cento. Sono i primi dati della maturità 2020, che sarà ricordata per l’esame al tempo del Covid, con degli studenti più bravi in Puglia, mentre tra gli indirizzi spicca il liceo Classico. Crescono, di poco, i bocciati (+0,2%), ma nessuno era stato fermato prima.

La nuova formula – con il maxi orale e la commissione tutta interna – e le particolari condizioni in cui si sono svolte le prove hanno probabilmente avuto un ruolo sui risultati medi, a dir poco eccellenti, dei maturandi. Una rilevazione che, per il momento, si riferisce al 94% dei candidati e secondo la quale – come riporta il sito Skuola.net – risulta promosso addirittura il 99,5% degli studenti (valore di poco inferiore al 99,7% del 2019).

Ma, attenzione, la lieve flessione dei promossi è solo apparente: l’anno scorso, infatti, i ‘non ammessi’ all’esame (bloccati in sede di scrutinio finale) sono stati circa il 4% mentre quest’anno, ricordiamo, tutti gli iscritti al quinto superiore hanno avuto la possibilità di svolgere la prova di maturità, nonostante le insufficienze, salvo casi gravi e circoscritti.

In pratica, lo “sbarramento” dello scrutinio è stato totalmente evitato. Ma non c’è dubbio che i maturandi abbiano comunque dato il meglio di loro stessi (non senza un probabile e comprensibile benvolere della commissione, vista la situazione).

Circa la metà dei diplomati ha avuto un voto superiore a 80 (l’anno corso furono ‘solo’ 1 su 3). Boom anche per i 100: circa 1 su 10 ha infatti convinto la commissione ad assegnargli il punteggio pieno, un numero quasi raddoppiato rispetto all’anno passato (quando i ‘centenari’ furono il 5,6%). Lo stesso si può dire per i ‘100 e lode’: siamo al 2,6% del totale (quando 12 mesi fa erano stati appena l’1,5%).

Questi dati si riferiscono ai candidati interni. Gli esterni sosterranno l’Esame di Stato nella sessione straordinaria, che inizierà il 9 settembre 2020.

Aumentano complessivamente i diplomati con voti superiori a 80, passando dal 32,8% al 49,6%. Nel dettaglio, i 91-99 sono stati il 15,9% (nel 2019 furono il 9,7%), mentre coloro che hanno ottenuto un voto tra l’81 e il 90 sono il 21,2% (il 16% un anno fa). Le studentesse e gli studenti con 100, come detto, salgono dal 5,6% dell’anno scorso al 9,9%. I docenti, infine, hanno assegnato la lode a 12.129 fra studenti e studentesse; mentre l’anno scorso le lodi furono, in numeri assoluti, 7.513.

Analizzando il dato dal punto di vista territoriale, per quanto riguarda il rapporto tra diplomati con lode e diplomati totali, la percentuale più alta si registra in Puglia (5,2%). Seguono Umbria (4%), Molise (3,8%), Calabria (3,7%). Come segnala sempre il Ministero, la media dei voti più alta si conferma nei Licei, dove il 4,1% ha conseguito la lode, il 13% ha avuto 100, il 18,6% tra 91 e 99, il 22,8% tra 81 e 90. È ancora il Classico a primeggiare nella fascia di voto 81-100.

Quanto a voti di fascia alta, seguono gli indirizzi Tecnici, in cui ha conseguito la lode l’1,5% dei ragazzi, il 7,3% ha avuto 100, il 13,4% 91-99, il 19,1% 81-90. Nei Professionali, invece, lode solo per lo 0,6%, 100 per il 5,3%, 91-99 per il 12,8%, 81-90 per il 20,3%.