Dopo Google anche Facebook aiuta le Pmi italiane

Sundar Pichai, Ceo di Google
Sundar Pichai, Ceo di Google. (ANSA)

ROMA. – A pochi giorni da Google, anche Facebook investe sulla digitalizzazione delle Pmi italiane. Lancia il progetto #piccolegrandimprese per sostenere attraverso formazione, eventi e campagne social la ripresa economica di quelle imprese “spina dorsale dell’economia nazionale duramente colpite dalla crisi economica per la pandemia da Covid-19”.

Tra i settori su cui si concentrerà il progetto, con iniziative ad hoc nella seconda parte dell’anno, ci saranno commercio, export, turismo e cultura. “Il momento che stiamo vivendo ha cambiato profondamente le abitudini e i costumi delle persone e richiede alle piccole e medie imprese di cogliere la leva di crescita che il digitale rappresenta, per ripartire e partecipare attivamente alla ripresa economica del nostro Paese – spiega Luca Colombo, Country Director di Facebook Italia – Siamo da sempre impegnati anche in Italia nel sostegno delle Pmi e determinati a fare la nostra parte nell’accelerazione digitale dell’economia Italiana”.

Il progetto – che segue a Boost with Facebook sempre mirato alla digitalizzazione delle Pmi – prevede la creazione di un hub online #piccolegrandimprese, di formazione sui diversi strumenti digitali a disposizione; una diagnosi gratuita sul proprio grado di digitalizzazione, il lancio da settembre di una serie di giornate di formazione “Business Open Days” con esperti, infine una campagna Instagram che aiuti a promuovere le attività locali.

Al fianco di Facebook Italia ci sono diversi partner tra cui Giovani Imprenditori di Confcommercio, Shopify e Talent Garden. In particolare, lo strumento di diagnosi digitale gratuito permette alle Pmi di valutare l’efficacia della propria presenza digitale in 30 minuti e sviluppare un piano d’azione in funzione dei propri obiettivi di business.

L’iniziativa di Facebook arriva a pochi giorni dall’annuncio di Google che investirà in Italia 900 milioni di dollari in cinque anni sempre per la formazione digitale alle Pmi e anche per attuare il progetto delle Regioni Cloud in collaborazione con Tim.

L’Italia ha già attratto gli investimenti di Microsoft (a giugno ha lanciato un piano quinquennale da 1,5 miliardi di dollari per l’innovazione) e in passato già di Apple e Amazon. Le iniziative sono una boccata d’ossigeno per la ripresa delle attività post-pandemia.

Secondo l’indagine Future of Business realizzata a maggio da Facebook, World Bank e Ocse su un campione di Pmi attive sul social, circa una piccola impresa su sei (16%) in Italia ha dichiarato di aver chiuso a causa del coronavirus. Tra quelle rimaste in attività, il 76% ha subito un calo delle vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e più di una su tre, il 31%, ha ridotto il numero di dipendenti a seguito della pandemia da Covid-19.

L’indagine, però, ha evidenziato l’importanza del digitale per le piccole imprese: il 37% delle Pmi intervistate ha, infatti, affermato che un quarto o più delle vendite (25%) degli ultimi mesi è stato realizzato in modalità digitale.

(di Titti Santamato/ANSA)