Coronavirus: governo Brasile denuncia giudice Corte Suprema

Operai scavano fosse per i deceduti per coronavirus in un cimitero di Manaus, Brasile.
Operai scavano fosse per i deceduti per coronavirus in un cimitero di Manaus, Brasile. Archivio. (ANSA)

ROMA.  – Aumenta la tensione tra potere esecutivo e potere giudiziario in Brasile, dopo la frase shock del giudice della Corte suprema, Gilmar Mendes, che ha accusato le forze armate di essere “complici del genocidio” messo in pratica dalla politica adottata dal governo di Jair Bolsonaro in relazione alla pandemia da coronavirus.

Il ministro della Difesa, Fernando Azevedo e Silva, e i comandanti di Marina, Esercito e Aeronautica hanno rilasciato una nuova nota in cui “ripudiano con veemenza” le parole del togato.

Il ministero della Difesa, in particolare, ha informato che inoltrerà una denuncia al procuratore generale, Augusto Aras, per l’adozione di “misure appropriate”.

“Commenti di questa natura, completamente rimossi dai fatti, provocano indignazione”, si legge nella nota congiunta.

“È un’accusa grave, oltre ad essere infondata, irresponsabile e soprattutto frivola. L’attacco libero alle istituzioni statali non rafforza la democrazia”, prosegue la nota.

Il testo, firmato da Azevedo e dai comandanti delle Forze armate, sottolinea che il genocidio “è un crimine molto grave, sia a livello nazionale che in ambito di giustizia internazionale, il che, ovviamente, dovrebbe essere ben noto a un giurista”.

Il comunicato si conclude affermando che Marina, Esercito ed Aeronautica si impegnano a “preservare la vita”.

Secondo i media locali, a irritare particolarmente l’ala militare del governo è il fatto che, nonostante le ripercussioni, Mendes non abbia ancora corretto le affermazioni o almeno cercato di ridimensionare il caso.

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