Sciamano infetta villaggio siberiano. Che si isola con i fossati

Cittadini con mascherine camminano nella Piazza Rossa di Mosca.
Cittadini con mascherine camminano nella Piazza Rossa di Mosca. (ANSA/EPA)

MOSCA.  – Se l’arietta medioevale, in tempi di pandemia, non basta, c’è sempre il villaggio siberiano di Shuluta, nella repubblica di Buryatia, a tirare su la media.

Il paesino si è infatti auto-isolato per mezzo di due profondi fossati, scavati con i trattori, dopo che i funzionari local hanno detto che uno sciamano infetto ha causato un focolaio tra la popolazione.

Il villaggio ha registrato 37 casi di Covid-19 tra i suoi 390 residenti, con un quarto della popolazione che si ritiene sia stata esposta al cluster. L’untrice dovrebbe essere una donna che il 10 giugno ha eseguito un rituale sciamano con decine di abitanti.

O almeno, così dice Ivan Alheyev, il capo del distretto dove si trova Shuluta. Ecco allora che gli abitanti si sono dati da fare e hanno scavato intorno al paese due profonde trincee “in un anello quasi completo” come misura di protezione.

Dora Khamaganova, portavoce di Shuluta, ha spiegato su Facebook che i fossati sono stati scavati non solo per isolare gli abitanti del villaggio ma anche per impedire ai turisti di attraversare Shuluta e raggiungere un parco nazionale sul lago Baikal.

“Questo caos di traffico si è fermato quando è stata scavata la seconda trincea”, ha detto Khamaganova al Moscow Times, definendo poi Shuluta come una posizione “strategica”.

L’unico negozio di alimentari del villaggio è rimasto chiuso per diversi giorni e le autorità hanno organizzato consegne di cibo per evitare la penuria di cibo.

La repubblica di Buryatia, situata a più di 5.500 chilometri ad est di Mosca, ha registrato 3.141 casi totali di Covid-19.

Le sue autorità hanno prorogato le restrizioni anti-coronavirus fino al 31 luglio, dato che nelle ultime settimane il carico di casi si è spostato da Mosca alle regioni esterne.

(di Mattia Bernardo Bagnoli/ANSA)

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