Coronavirus: Perù inizia la fase 3, ripartono le attività

Cittadini peruani formano una fila con distanzamento sociale.
Cittadini peruani formano una fila con distanzamento sociale. (ANSA/AFP)

ROMA. – Il governo del Perù ha pubblicato il decreto che avvia a partire da oggi la fase 3 di ripresa graduale delle attività economiche nel Paese, nell’ambito della pandemia del coronavirus.

La misura comprende circa 60 attività commerciali, tuttavia le 7 regioni con il più alto tasso di casi di Covid-19 non saranno coinvolte in questa nuova fase e resteranno in quarantena.

Secondo quanto riferito dai media peruviani, tra le imprese che potranno riprendere le loro attività vi sono quelle di servizi di trasporto aereo di passeggeri (solo per voli nazionali), alloggio, servizi di trasloco, ristoranti con una capacità del 40%, negozi con una capacità del 50%, servizi fotografici, musei e centri culturali, agenzie turistiche, call center con una capacità del 50%, tra le altre.

Sebbene il decreto autorizzi la ripresa delle attività dei ristoranti e del trasporto interprovinciale, queste rimarranno sospese fino a quando i rispettivi ministeri non emetteranno le risoluzioni per autorizzare la loro riattivazione.

Per riavviare le attività, le aziende dovranno attenersi alle “Linee guida per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori a rischio di esposizione a Covid-19” e i protocolli del loro settore, e preparare il proprio “Piano di sorveglianza, prevenzione e controllo della Covid-19 al lavoro”, da condividere con il ministero della Salute.

Le regioni di Arequipa, Ica, Junin, Huanuco, San Martin, Madre de Dios e Ancash saranno escluse dalla fase 3 di riattivazione economica, poiché i contagi in queste aree sono ancora in aumento, e resteranno in quarantena fino al 31 luglio.

Dopo il Brasile, il Perù è il secondo Paese in America Latina per numero di casi confermati di coronavirus, con 285.213 contagi registrati e 9.677 morti.

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