Coronavirus: esercito porta mascherine e medicine a indios

Operai scavano fosse per i deceduti per coronavirus in un cimitero di Manaus, Brasile.
Operai scavano fosse per i deceduti per coronavirus in un cimitero di Manaus, Brasile. Archivio. (ANSA)

SAN PAOLO.  –    Militari brasiliani hanno consegnato mascherine e medicine alle comunità indigene isolate in Amazzonia, al confine con il Venezuela. I soldati hanno anche esaminato gli indios per vedere se avessero contratto il Covid-19.

Nessuno è risultato positivo ai test rapidi, ma la pandemia da coronavirus minaccia di spazzare via in Amazzonia decine di tribù, che non hanno immunità alle malattie esterne e la cui vita comunitaria impedisce il distanziamento sociale.

L’operazione mira ad aiutare le etnie Iecuanas e Yanomami, che vivono nella più grande riserva del Brasile. Il governo di Jair Bolsonaro ha ricevuto diverse critiche da parte di chi sostiene che non stia facendo abbastanza per proteggere gli indios dal rischio di contagio.

L’esercito ha trasportato rifornimenti su un elicottero Blackhawk da Boa Vista, capitale dello Stato di Roraima, fino a un posto di frontiera militare nella foresta pluviale. Facevano parte del materiale consegnato mascherine, alcool gel, guanti, test e medicine, tra cui 13.500 compresse di clorochina.

Preoccupati, gli indios Yanomami e Iecuanas, a piedi nudi ma mindossando mascherine, si sono messi in fila per essere esaminati dai medici in un vicino villaggio.

“Hanno paura perché è un virus sconosciuto per loro come per noi. Molti hanno preferito isolarsi senza avere contatti come forma di prevenzione”, ha spiegato ad Agencia Brasil la mrappresentante dell’ufficio regionale della Fondazione nazionale dell’indio (Funai), Elaine Maciel.

Mentre gli Iecuanas hanno accesso a Internet e sono più coscienti della gravità della situazione, gli Yanomami, meno consapevoli, hanno interagito con gli stranieri scambiando i loro prodotti artigianali con saponette e pile.

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