Effetto Covid: Lourdes in profondo rosso, previsto buco di 8 milioni

La cappella della Madonna di Lourdes.
La cappella della Madonna di Lourdes. (Foto archivio)

ROMA. – Il santuario mariano più famoso del mondo, Lourdes, è in ginocchio. Il Covid, che ha costretto a chiudere i cancelli per la prima volta nella storia, ha causato una crisi senza precedenti e si prevede una perdita, per questo 2020, di 8 milioni di euro.

Proprio lo scorso anno, presentando il bilancio relativo al 2018, i responsabili del santuario annunciavano con orgoglio l’uscita dal ‘rosso’ perché era stato ripianato il passivo di 2 milioni di euro (su un bilancio complessivo di circa 30 milioni). Il calo dei pellegrini ma anche un paio di disastrose alluvioni avevano messo in pericolo la sopravvivenza del santuario.

Il Covid ha spazzato via tutti gli sforzi fatti e ora la perdita annunciata è quattro volte superiore a quei 2 milioni che avevano già fatto penare l’amministrazione. “Lourdes senza pellegrini è una Lourdes senza risorse per svolgere la sua missione, per mantenere l’intero sito, per garantire la sua durata e il lavoro dei suoi 320 dipendenti. Il Santuario – fanno sapere dalla stessa cittadina sui Pirenei francesi – prevede una perdita storica di 8 milioni di euro. Si tratta di una situazione senza precedenti”.

E per questo è stata lanciata un’iniziativa mai messa in campo: il pellegrinaggio online “Lourdes United”. Il 16 luglio, anniversario dell’ultima apparizione della Madonna a Bernadette, il santuario invocherà la generosità di tutti coloro che desiderano aiutare Lourdes a continuare la sua opera.

Anche in Terra Santa la situazione è difficile. L’Ordine del Santo Sepolcro, guidato dal cardinale Fernando Filoni, ha già lanciato un appello per un Fondo straordinario. Molte famiglie cristiane vivevano proprio dell’indotto creato dai pellegrinaggi, dagli alberghi ai negozi di souvenir religiosi. Senza pellegrini non ci sono per loro altre possibili voci di entrata. Rilanciare i viaggi della fede diviene dunque una priorità non solo spirituale ma anche economica.

L’Opera Romana Pellegrinaggi ha già reso note le date per i primi pellegrinaggi post-lockdown: a fine agosto il viaggio a Lourdes, a settembre in Terra Santa e ad ottobre a Fatima. L’Unitalsi celebrerà sabato 4 e domenica 5 luglio la 19ma edizione della sua Giornata Nazionale, offrendo, in tutta Italia, una piantina simbolo di “ripartenza”.

Infatti, soprattutto dopo il lockdown, l’Unitalsi, “attraverso i suoi volontari, vuole sensibilizzare i cittadini e l’opinione pubblica a sostenere la vita dell’associazione e i progetti di carità che vengono realizzati quotidianamente sull’intero territorio, nazionale e internazionale, al servizio delle persone più bisognose”.

Poi si spera di riempire di nuovo gli aerei per i pellegrinaggi annunciati dalle varie sezioni.

(di Manuela Tulli/ANSA)

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