Calcio, Tommasi lascia Aic: “Troppe contrapposizioni”

Damiano Tommasi in una recente immagine d'archivio
Damiano Tommasi in una recente immagine d'archivio ANSA/ETTORE FERRARI

ROMA. –  All’Assocalciatori finisce un’epoca, quella di Damiano Tommasi presidente. L’ex ‘anima candida’ della Roma si è dimesso dalla carica nel corso della riunione del Consiglio Direttivo, e lascia spazio all’avvocato Umberto

Calcagno, vice presidente vicario, che assumerà le funzioni statutarie fino alla data delle prossime elezioni, quelle che avrebbero dovuto svolgersi lo scorso 27 aprile e che poi non ci sono state per via del coronavirus.

A sfidarsi per il ruolo di nuovo presidente saranno Calcagno e Marco Tardelli, campione del mondo che negli ultimi mesi non ha risparmiato le frecciate polemiche agli attuali vertici dell’Aic.

L’annuncio di Tommasi non era previsto, almeno in questi termini temporali, ma è arrivato e allora al direttivo non è rimasto che rivolgere al presidente che se ne va “i più sinceri ringraziamenti per il lavoro svolto in questi anni, e per l’impegno, la serietà e la dedizione con i quali ha rappresentato la categoria dei calciatori e delle calciatrici”.

Tommasi da parte sua ha voluto sottolineare di aver vissuto “tanti momenti difficili. Non è stato per nulla semplice nel 2011 prendere il testimone da Sergio Campana, dopo 43 anni di storia, con il rischio di rovinare il lavoro svolto fino a quel giorno.

I momenti complicati sono stati tanti e ne siamo usciti con l’unione e il gioco di squadra. Tra i più complicati il calcio scommesse nel 2011, lo sciopero della Serie A all’inizio della stagione 2011/2012, la tragedia in campo di Piermario Morosini ad aprile 2012, la riforma della Lega Pro con la proclamazione dello sciopero, le ripetute elezioni federali, lo sciopero della Serie A femminile revocato all’ultimo nel 2015, la mancata qualificazione mondiale per i ragazzi del 2018, la mia candidatura federale e i mesi di quarantena che ancora ci stanno mettendo sotto pressione”.

Così l’Aic ha dovuto stringere le proprie fila ed “è proprio l’unione che serve – sottolineaTommasi – ed è per questo che ritengo utile per Aic, ma soprattutto per calciatrici e calciatori, lasciare gli incarichi di consigliere e di Presidente. Alcune mie idee e dichiarazioni, alcune riflessioni e iniziative sono state, negli ultimi mesi, troppo spesso motivo di discussione e contrapposizioni interne – osserva Tommasi -. L’Associazione non se lo può permettere in questo momento. Nel prossimo futuro si dovranno mettere al centro calciatrici e calciatori senza lasciarsi distrarre troppo da Aic e dalle sue dinamiche”.

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