Impazza il caldo, distanziamento a rotoli sulle spiagge inglesi

Una spiaggia affollata in Gran Bretagna.
Una spiaggia affollata in Gran Bretagna. (News search engine)

LONDRA.  – Altro che distanza sociale di 2 metri o un metro: il caldo che impazza a fine giugno nel Regno Unito scatena la corsa alle spiagge (oltre che ai parchi), come testimoniano le immagini shock rimbalzare sulle prime pagine di molti giornali britannici. Immagini di turbe di persone accalcate come sardine sotto gli ombrelloni o sui teli.

Le temperature schizzate oltre i 30-32 gradi in gran parte d’Inghilterra e Galles non accennano per ora a scendere. E a poco sono serviti i richiami degli ultimi giorni del governo a non confondere l’annunciato alleggerimento del lockdown con una sorta di “tana libera tutti” sul fronte dell’emergenza Covid-19: piaga che nel Regno ha mietuto in cifra assoluta più morti che in qualsiasi altro Paese europeo e continua a provocare in media oltre 100 decessi al giorno malgrado il calo dei contagi.

“Il virus non è andato via”, ha detto e ripetuto il premier Boris Johnson, lodando la disciplina mostrata a suo parere dal grosso della popolazione in tre mesi di lockdown. Ma evocando pure la possibilità di reintrodurre le restrizioni appena riviste, in caso di necessità. Parole al vento, a giudicare dalle foto di queste ore, nelle quali di disciplina se ne vede ben poca.

“Ciao estate”, titola con disinvoltura sotto uno degli scatti incriminati il Daily Mirror, invocando a mo’ di giustificazione “il giorno più caldo dell’anno” nel Paese. Mentre un altro tabloid, il Mail, si mostra un po’ più allarmato, accompagnando il clic del formicaio di bagnanti immortalati alla ricerca di abbronzatura e refrigerio marino a Southend-on-Sea, Essex, a una didascalia pungente: “La marea umana inonda la spiaggia… il giorno dopo l’appello del primo ministro al buon senso”.

Appello lanciato a margine degli interventi con cui Johnson ha annunciato, sì, la riduzione dell’obbligo di distanziamento dai 2 metri in vigore Oltremanica a un metro; ma solo dal 4 luglio e limitatamente a negozi, ristoranti o pub d’Inghilterra non in grado altrimenti di riprendere il business.

E che molti sudditi arrossati di Sua Maestà – sopraffatti dall’afa – hanno deciso d’interpretare viceversa a modo loro. Fin da subito.

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