Braccio di ferro con l’Ue, Trump minaccia nuovi dazi

Una linea di montaggio di automobili
Dazi del 25% sulle auto dall'Ue

WASHINGTON. – Torna alta la tensione tra le due sponde dell’Atlantico, con un braccio di ferro tra Stati Uniti ed Europa che si rinnova e che rischia di compromettere ancor di più i già difficili rapporti tra alleati storici in un momento drammatico per l’economia mondiale.

L’amministrazione Trump, sempre più in crisi di popolarità, torna così a minacciare nuovi dazi su 3,1 miliardi di beni importati da Oltreoceano, mettendo nel mirino soprattutto Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. E lo fa nel giorno in cui trapela la notizia di un possibile clamoroso schiaffo di Bruxelles alla Casa Bianca, vietando dal primo luglio l’ingresso nel Vecchio Continente ai viaggiatori americani: troppo pericoloso vista la situazione ancora grave della pandemia negli Usa.

La decisione in seno alla Ue è attesa entro il fine settimana. E se nella lista di chi può tornare a viaggiare in Europa, oltre all’esclusione degli Stati Uniti e del Brasile, sarà invece confermato il disco verde per la Cina, per il presidente americano sarà un vero e proprio smacco, quasi un atto di accusa su come la sua amministrazione ha gestito la pandemia. Un duro colpo da incassare a pochi mesi dalle elezioni presidenziali.

Ecco allora che Washington potrebbe ancora una volta usare i dazi come rappresaglia, anche in risposta allo sforzo europeo di tassare i big americani del web, da Google a Facebook, da Amazon a Microsoft, un altro terreno di scontro.

La lista dei 30 prodotti europei che potrebbero essere colpiti, pubblicata dal Rappresentante Usa per il commercio, Robert Lighthizer, riguarda per ora Francia, Germania, Spagna, ma anche il Regno Unito. I tedeschi vengono colpiti con nuovi dazi sulla birra, un vero e proprio colpo per un settore già devastato dalla cancellazione delle celebrazioni dell’Oktoberfest.

Parigi verrebbe invece penalizzata su beni simbolo come i formaggi, il cognac, lo champagne, ma anche su prodotti che andrebbero a danneggiare giganti del lusso come Hermes, Givenchy o Lvmh. A rischio poi il gin e i biscotti inglesi e le olive spagnole, mentre potrebbero scattare aumenti delle tariffe già esistenti su aerei e camion.

La base legale della nuova ondata di dazi rientrerebbe nella possibilità accordata agli Usa dal Wto, quella di tariffe fino al 100% su 7,5 miliardi di dollari di beni ‘Made in Europe’ in risposta degli aiuti di stato illegali concessi ad Airbus. Una parte di questi sono già stati imposti nei mesi scorsi.

Da parte sua Bruxelles si appresta a sua volta a usufruire del via libera del Wto a dazi sul ‘Made in Usa’ fino a 11,2 miliardi di dollari, in risposta agli aiuti illegali concessi a Boeing. L’epilogo che rischia di essere drammatico di una ‘guerra dei cieli’ durata ben 15 anni.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)

 

Lascia un commento