Anas: spartitraffico su statali, dal 2021 su 1.000 km

Un camion danneggiato a ridosso di uno spartitraffico.
Un camion danneggiato a ridosso di uno spartitraffico. (ANSA)

ROMA. – Arriva la barriera spartitraffico anche sulle strade statali. Che andrà a sostituire la doppia linea continua che siamo abituati a vedere da sempre. Anas ha pubblicato un bando del valore complessivo di 280 milioni per la produzione, fornitura e posa in opera, sull’intero territorio nazionale, della nuova barriera spartitraffico centrale in calcestruzzo. Un intervento che andrà a coprire circa 1.000 chilometri di rete e i cui lavori partiranno dal 2021.

“Il nostro obiettivo è di innalzare i livelli di sicurezza della nostra rete, riducendo anche i costi di installazione e la manutenzione dell’infrastruttura”, spiega Massimo Simonini, amministratore delegato di Anas (Gruppo Fs Italiane), che gestisce 30 mila chilometri di strade e autostrade, di cui oltre 22 mila e 600 chilometri di strade statali, pari al 90% delle SS italiane.

“È un prodotto interamente ideato e realizzato da Anas con alte performance di resistenza negli spazi ridotti, aspetto che risponde puntualmente alle esigenze di molte tratte della nostra rete stradale”, aggiunge Simonini.

La barriera, che è stata ideata e progettata dalla Direzione operation e coordinamento territoriale Anas e ha ottenuto la marcatura CE nel 2019 dopo il superamento delle prove dell’apposito crash test, ha una larghezza molto contenuta rispetto a quelle disponibili in commercio, che hanno una dimensione minima del margine interno di 2,80 metri e che quindi non andavano bene per gli spazi disponibili nelle strade statali esistenti.

L’introduzione di questo tipo di barriera è un percorso già iniziato con qualche centinaio di chilometri in via di installazione: diversi chilometri di spartitraffico sono stati installati sul raccordo di Salerno, e altre barriere sono in via di installazione sulla Statale 407 Basentana e sul tratto umbro-emiliano della E45 per un totale di un centinaio di chilometri; a questo si aggiungono accordi quadro per ulteriori 40 chilometri.

Ma con questo nuovo bando si vanno a coinvolgere circa 1.000 chilometri di strade da Nord a Sud. Il bando riguarda infatti 16 lotti in 19 Regioni (Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Lazio, Abruzzo e Molise, Marche, Umbria, Toscana, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, Liguria).

I tempi di avvio dei lavori sono abbastanza rapidi. Le offerte dalle imprese interessate sono attese entro il 28 luglio 2020, dopodiché si conta di aggiudicare il bando entro la fine dell’anno, in modo da poter avviare i lavori a partire dal dal 2021.

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