Casa: vendite 3 mesi -15,5%, attesa per ecobonus

Cartelli d'affitto
Cartelli per l'affitto e la compravendita di appartamenti e case. (Fortune)

MILANO.  – L’effetto coronavirus ha pesato meno sulla casa che su altri beni durevoli e soprattutto ha cambiato il modo di desiderarla. Pur con un calo del 15,5% delle transazioni, il gruppo Gabetti ha registrato, dopo 3 mesi di confinamento, una richiesta di case polifunzionali, con spazi per poter lavorare e con terrazzo o giardino.  Poi c’è attesa per l’imminente ecobonus e quindi per immobili da ristrutturare.

Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, le transazioni ándate a buon fine sono state più di 117mila, contro le 138.525 del primo trimestre del 2019.  Finita l’emergenza, secondo la rete di agenzie immobiliari, “un importante catalizzatore per il mercato sarà l’innalzamento delle detrazioni dell’Ecobonus e del Sismabonus al 110% a partire dal 1 luglio”.

Una misura  prevista nel Dl Rilancio, che “potrebbe determinare un aumento della richiesta di immobili da ristrutturare”. Dopo 3 mesi chiusi in casa, gli italiani vogliono vivere in ambienti “polifunzionali, con spazio anche per il lavoro e sfogo esterno”. Inoltre il lavoro agile ha fatto riscoprire le seconde case.

Per gli uffici l’assorbimento stimato per Milano è stato di circa 103.000 metri quadrati, mentre a Roma è stato di circa 24.300. Con transazioni per 326milioni gli uffici hanno pesato per il 20% sul totale delle transazioni professionali.

In crescita anche le superfici commerciali,  con un aumento della domanda soprattutto per la Gdo e richiesta di servizi integrati con la logistica.

Discorso a parte invece per gli alberghi. Rispetto al 2019 la musica è cambiata e nei primi mesi del 2020 si sono regístrate operazioni per soli 60 milioni, pari a circa il 4% del totale degli investimenti professionali del trimestre.

Gli investimenti in immobili a uso logistico hanno invece rappresentato il 13% a circa 200 milioni. Anche qui l’emergenza coronavirus ha pesato, con una maggiore attenzione agli aspetti igienico-sanitari.

(di Paolo Verdura/ANSA)