Allo Spallanzani 40mila euro dalla coppia cinese, primo caso contagio Covid

Una immagine dell'esterno dell'Ospedale Lazzaro Spallanzani.
Una immagine dell'esterno dell'Ospedale Lazzaro Spallanzani. GIUSEPPE GIGLIA /ANSA/JI

ROMA. – Furono in assoluto i primi casi di Coronavirus in Italia. Erano in vacanza a Roma e si ritrovarono ricoverati per 49 giorni. Giorni che, ringraziarono commossi il giorno delle loro dimissioni, “salvarono le loro vite”. Ed ora che sono tornati nella loro Wuhan non hanno dimenticato chi li ha curati e ‘coccolati’ senza sosta.

Dalla coppia è arrivata così una donazione di 40 mila euro all’ospedale Spallanzani. Il 20 aprile scorso, giorno delle dimissioni, dopo 49 giorni di ricovero allo Spallanzani e un mese di riabilitazione al San Filippo Neri, la coppia volle ringraziare tutti con una lettera nella quale scrivevano ‘Grazie Italia, ci avete salvato’.

La coppia, lui ingegnere biochimico e lei umanista di 66 e 65 anni, fu soccorsa il 29 gennaio in un albergo al centro di Roma dove alloggiava. “La scelta di fare una donazione a favore dell’Istituto Spallanzani è un atto di grande generosità e di riconoscenza”, ha commentato l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

“C’è un proverbio cinese che recita: ‘chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita’. Ecco il viaggio e la vicenda della coppia di Wuhan curata all’Istituto Spallanzani, che è un’eccellenza del nostro sistema sanitario regionale riconosciuta in tutto il mondo, e che sono stati il primo caso di positività in Italia, rimarrà impressa nella loro e nella nostra memoria. Voglio dunque rivolgere loro un ringraziamento e un invito a fare ritorno a Roma”, ha aggiunto l’assessore.

E di “generosità che premia il nostro lavoro e rinverdisce in me quel sentimento di grande tenerezza che ho provato quando li abbiamo salutati”, parla il direttore sanitario dello Spallanzani.

La notizia della donazione per la ricerca arriva in un altro giorno di dati e numeri confortanti per Roma e il Lazio. E’ lo stesso assessore D’Amato ha far sapere che i “47 guariti nelle ultime 24 ore raggiungendo un totale complessivo di 6.167 che sono ormai sei volte il numero degli attuali positivi”.

Oggi, spiega l’assessore si è registrato “un dato di 9 casi positivi e di questi nessun caso è riferibile ad un focolaio. Tutti i casi sono scollegati tra loro”, mentre sono stati 4 i decessi nelle ultime 24 ore. Tutto ciò mentre “il Lazio – sottolinea D’Amato- si conferma avere il miglior sistema di contact tracing a livello nazionale. Il numero dei casi per cui sia stata effettuata una regolare indagine epidemiologica con ricerca dei contatti stretti nell’ultima rilevazione settimanale del Ministero della Salute è pari al 100%”.