Imu chiama alla cassa, domani l’ultimo giorno

Un modellino di casa e foglietti con la srcitta Imu e Tasi dalle finestre.
Un modellino di casa e foglietti con la srcitta Imu e Tasi dalle finestre.

ROMA. – Ultima chiamata per il pagamento dell’Imu, l’imposta municipale sugli immobili che ha assorbito anche la “Tasi”, senza però alleggerire le aliquote.

All’appuntamento di domani sono chiamati circa 25 milioni di proprietari di seconde case (o di prime case di lusso). Poi si potrà pagare ancora questo tributo ma aggiungendo il mini-prelievo previsto dal ravvedimento operoso.

Il gettito annuale dell’Imu – ha calcolato Confedilizia – è pari a circa 22 miliardi di euro e poiché la prima rata vale la metà, l’appuntamento drenerà dalle tasche degli italiani circa 11 miliardi.

“Nel 2020, considerando anche la seconda rata da pagare il 16 dicembre – calcola la confederazione dei proprietari – il peso della patrimoniale sugli immobili raggiungerà – dal 2012, anno della sua istituzione con la manovra Monti  – la cifra di 205 miliardi di euro.

Mentre in parlamento sono molte le richieste di estendere lo stop, deciso dal governo solo per alberghi, campeggi e lidi balneari, Confedilizia mette in evidenza anche un’altra criticità: l’Imu è dovuta anche per gli immobili inagibili e inabitabili, sia pure con base imponibile ridotta alla metà e che eliminare questa forma di tassazione “particolarmente odiosa costerebbe solo 57 milioni di euro”.

Tra il 2011 e il 2018 (ultimi dati disponibili), gli immobili ridotti alla condizione di ruderi (c.d. immobili collabenti) sono raddoppiati, passando da 278.121 a 548.148 (+ 97 per cento). Si tratta di immobili, appartenenti per il 90% a persone fisiche, che raggiungono condizioni di fatiscenza per il semplice trascorrere del tempo o, addirittura, per effetto di atti concreti dei proprietari finalizzati ad evitare almeno il pagamento dell’Imu.

Confedilizia scrive inoltre che secondo l’Istat, tra il 2010 e il 2019 i prezzi delle case sono diminuiti di quasi il 25 per cento con una contrazione del risparmio privato stimabile in almeno 1.300 miliardi di euro e che  si sia creato un gettito occulto – dovuto alla mancata rivalutazione (al ribasso) della base imponibile dell’Imu – pari ad oltre 48 miliardi di euro nel periodo 2012-2020.

Anche per questo aveva aveva proposto di iniziare a eliminare l’Imu – come primo segnale di attenzione – nei soli Comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti, che sono sovente borghi abbandonati in cui gli immobili rappresentano meri costi. L’onere sarebbe di  850 milioni di euro.