ROMA – Ormai sfiora quota 1,2 milioni il numero delle famiglie che riscuote il Reddito di cittadinanza. La cifra, in tempi segnati dall’emergenza Civid, lievita, segnando rialzi a doppia cifra rispetto all’inizio dell’anno, ovvero all’epoca pre-pandemia.
Sale anche la spesa che a maggio arriva a toccare i 580 milioni di euro. Questo l’esborso totalizzato in un solo mese. Nel complesso, da quando è attiva la misura, ed è stato superato l’anno, l’ammontare si attesa a 6,5 miliardi di euro.
E, proprio per fronteggiare la crisi portata dal virus, oggi c’è in campo anche un altro strumento il Reddito di emergenza (gli ultimi dati davano a 270mila le domande, con avviato il pagamento delle prime 67mila).
Tornando alla misura strutturale, nel dettaglio i nuclei beneficiari risultano, includendo maggio, pari a 1 milione e 171 mila. Sei su dieci, è una conferma, hanno residenza al Sud.
L’ammontare medio dell’aiuto è di 519 euro. Se si guarda alle “teste”, invece che alle famiglie, si è prossimi ai 2,8 milioni. Il grosso percepisce il Reddito, è così per 1 milione e 42 mila casi, contro le 129.324 Pensioni di cittadinanza. Anche l’importo varia, dai 557 dei primi euro ai 238 delle seconde.
L’Istituto guidato da Pasquale Tridico mette in risalto l’impennata registrata nell’ultimo mese. Quasi 2 milioni di domande accolte. Al lordo di quelle decadute l’aumento a confronto con gennaio, si fa notare, è del 18%. Ma, appunto, c’è una fetta che viene meno.
Si tratta di tutte quelle situazioni in cui il diritto a godere della prestazione cessa. Cosa accaduta a 144 mila famiglie. Le cause della perdita possono essere diverse, tra rinunce, variazioni della situazione reddituale e cambiamenti dello status economico.
Il dato depurato presenta un rialzo così più contenuto, anche se comunque considerevole (+11%).
