Da Rossa a “Rosa”, Ferrari-Fia per donne pilota

Il direttore della scuderia Ferrai Mattia Binotto in piedi ai pits attends at pits a Monza.
Il direttore della scuderia Ferrai Mattia Binotto in piedi ai pits attends at pits a Monza. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

ROMA.  – La Rossa punta al “rosa”, ovvero al futuro delle donne pilota. Una grande e per certi versi storica novità per il Cavallino Rampante, che con la Ferrari Driver Academy (Fda) annuncia “con orgoglio” di essere il primo partner di “Fia Girls on Track-Rising Stars”, il programma creato dalla Women in Motor Sport Commission della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) con l’obiettivo di aiutare i migliori talenti femminili tra i 12 e i 15 anni provenienti da tutto il mondo a realizzare il sogno di competere al livello più alto nelle competizioni automobilistiche.

L’accordo di collaborazione quadriennale siglato dalla Scuderia Ferrari, tramite la sua Academy, con la FIA potrebbe così portare le due più promettenti ragazze ad entrare nel programa della squadra di Maranello dedicato ai giovani piloti.

Fondata alla fine del 2009, la FDA nel corso degli anni ha avuto 19 allievi, alcuni dei quali sono arrivati in Formula 1 o addirittura, com’è il caso di Charles Leclerc, al sedile da pilota ufficiale della Scuderia Ferrari. “Siamo davvero lieti – ha affermato Mattia Binotto Managing Director e Team Principal Scuderia Ferrari – di poter iniziare una collaborazione con la FIA su un programma così innovativo come “Girls on Track – Rising Stars”.

“Crediamo fermamente nella crescita nello sviluppo dei giovani talenti nel motorsport, come testimonia l’impegno ultradecennale in FDA, rivolto non soltanto alla pura e semplice selezione dei migliori piloti ma anche alla loro formazione culturale, tecnica ed ética”, ha aggiunto.

Binotto ha spiegato che “In questo ambito, ci è sembrato doveroso fare uno sforzo ulteriore allargando il nostro raggio d’azione al mondo delle giovani ragazze che vogliono cimentarsi nelle competizioni automobilistiche dove, sebbene in teoria non esistano barriere di genere, è un fatto che l’accesso per loro sia certamente più difficile”.

“È per questo che abbiamo sposato con entusiasmo l’iniziativa della FIA e siamo convinti di poter dare il nostro contributo per avvicinare ancora più ragazze a questo fantástico sport e, chissà, vedere una ragazza tornare a disputare un Gran Premio iridato per la prima volta dal 1976”, ha sottolineato.

Molto soddisfatto anche Laurent Mekies Responsabile FDA e Direttore Sportivo Scuderia Ferrari: “Questa partnership con la FIA è una pietra miliare per la Ferrari Driver Academy. Introdurre una prospettiva di genere nella nostra strategia di scouting fornirà un ulteriore impulso alla diversità di un ambiente giovane e già caratterizzato in tal senso come quello della FDA. Inoltre, la collaborazione ci permetterà di creare maggiori opportunità di carriera nel motorsport per giovani donne di talento. Siamo davvero fiduciosi sulla capacità di questo programma di avvicinare sempre più ragazze al mondo dell’automobilismo sportivo”.

Ragazze che sognano di seguire le orme  delle più celebri donne della velocità, dalla pioniera  Maria Teresa De Filippis a Susie Wolff passando per l’altra italiana Giovanna Amati.