Falsi cosmetici “rubano” quasi 1 miliardo a aziende Italia

Una pubblicitá di cosmetici con il volto di una donna che si trucca.
Una pubblicitá di cosmetici con il volto di una donna che si trucca. (ANSA)

BRUXELLES.  – La contraffazione in Italia colpisce soprattutto i cosmetici e i prodotti per la cura della persona, causando ogni anno perdite per le mancate vendite pari a 935 milioni di euro. É quanto emerge da una nuova stima dell’Ufficio europeo per la proprietà intellettuale (Euipo) nella relazione 2020 sullo stato delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale.

“In Italia, dall’ultima stima si è registrato un aumento di 225 milioni di euro” nelle perdite delle mancate vendite del settore cosmetico, spiega il portavoce di Euipo Julio Laporta . Dai dati raccolti nell’analisi risulta che i cosmetici e i prodotti per la cura della persona sono i più colpiti dai falsi e causano in tutta l’Unione europea perdite per le mancate vendite pari per 9,6 miliardi di euro.

Il secondo settore più colpito dalle contraffazioni è quello dei giocattoli (123 milioni di euro in Italia e 1 miliardo in Ue), seguito dai vini e gli alcolici (300 milioni di euro in Italia, 2,3 miliardi in Ue), e dal settore farmaceutico (900 milioni in Italia, 6 miliardi in Ue). Il valore complessivo delle perdite a causa dell’invenduto in questi quattro settori, che rappresentano un particolare rischio per la salute, è pari a 2,2 miliardi di euro in Italia, 19 miliardi di euro nell’Unione europea.

Secondo le ultime ricerche di Euipo, a causa della contraffazione e delle mancate vendite sono stati persi più di 671mila posti di lavoro nell’ambito di attività lecite e 15 miliardi di euro l’anno di entrate fiscali negli Stati membri. Inoltre, secondo la ricerca, il 15% di tutti i prodotti contraffatti nel comercio internazionale sequestrati dalle autorità doganali viola i diritti di proprietà intellettuale delle imprese con sede in Italia, rappresentando un “grave rischio per i consumatori”. L’Italia su questo aspetto è seconda solo alla Francia (16,6%).

Oltre a rappresentare un forte danno economico, la contraffazione rappresenta un rischio anche per la salute dei cittadini: “il 97% delle merci contraffatte registrate è stato considerato come fonte di gravi rischi”. Si tratta soprattutto di pericoli causati dall’esposizione a sostanze chimiche, alle scosse elettriche dovute a prodotti illegali, danni all’udito, incendi e soffocamenti.

(di Irene Giuntella/ANSA)

Lascia un commento