Federer sfida il tempo, mi opero e al top nel 2021

Il campione svizzero Roger Federer si asciuga il sudore durante il partito contro Novak Djokovic all'Aperto di Australia .
Il campione svizzero Roger Federer si asciuga il sudore durante il partito contro Novak Djokovic all'Aperto di Australia .(ANSA/AP/Andrew Brownbill)

ROMA.  – Due operazioni al ginocchio in tre mesi e stagione conclusa. É l’annus horribilis di Roger Federer, ma il campione sempreverde del tennis assicura: “tornero’ e saró al top nel 2021”, ovvero alla soglia dei 40 anni.

Il fuoriclasse svizzero ha annunciato oggi che per quest’anno ormai è andata così e che tornerà a giocare soltanto nel prossimo anno. Il ginocchio destro operato prima della pandemia continua a far male e ora, dopo un nuovo intervento in artroscopia, si spera risolutivo, comincia una lunga riabilitazione.

Per il campione di Basilea, che compirà 39 anni l’8 agosto prossimo,  fresco titolare del record di sportivo più pagato del mondo, e già vincitore di ben 20 titoli Slam, il 2020 finisce qui. L’ha comunicato lui stesso di primo mattino con un tweet  che rappresenta anche una indiretta smentita alle voci ormai ricorrenti che lo danno avviato per l’uscita dall’attività agonistica.

“Ho intenzione di prendermi il tempo necessario per essere pronto al 100% e tornare a giocare al mio livello più alto” ha scritto Federer, aggiungendo “mi mancheranno i miei tifosi e il mio caro tour, ma non vedo l’ora di rivedervi all’inizio della stagione 2021”.

La comunicazione di Federer sulle sue condizione è stata  lapidaria: “qualche settimana fa ho avuto un piccolo contrattempo durante il mio percorso di riabilitazione, mi sono dovuto sottoporre a un nuovo rapido intervento in artroscopia al ginocchio destro”. Anche il suo allenatore Severin Luthi si era detto insoddisfatto dei tempi di recupero del suo pupillo.

Quello di oggi dunque è solo un arrivederci del veterano della racchetta, attualmente numero 4 del mondo, con un passato di 310 settimane al vertice della classifica mondiale, dominatore assoluto in carriera agli Us Open, al Roland Garros, a Wimbledon, agli Aus Open, alle Olimpiadi, ovunque c’era qualcosa da vincere.

Al suo sterminato palmares manca solo la vittoria agli Internazionali di Roma, dove è arrivato quattro volte in finale senza tuttavia riuscire a cogliere il titolo, stoppato due volta da Nadal, una da Djokovic e una da Mantilla nell’ormai lontano 2003.

Questa seconda parte del 2020 per Federer è anche una specie di ritorno al passato nemmeno troppo lontano, cioè quello del 2016, quando a causa di un grave infortunio il campione fu costretto a lunghi mesi di stop per poi rientrare direttamente agli Aus Open del 2017 e trionfare con una partita strepitosa ai danni di Rafa Nadal, suo rivale storico.

Una vittoria che segnò quasi l’avvio di una seconda vita sportiva, a distanza di ben 13 anni dal primo successo a Melbourne. Ma gli esami non finiscono mai e per il fuoriclasse svizzero è già cominciata una nuova sfida, questa volta contro il tempo.

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