Di Maio vola a Berlino, Germania leale e solidale

Un frame tratto dal video pubblicato sulla pagina Facebook del ministro degli Esteri Luigi Di Maio (S)mostra un momento della conferenza stampa, a Berlino, con il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas (D), ANSA/FACEBOOK

BERLINO.  – La Germania è stata “solidale” durante l’emergenza coronavirus, accogliendo i pazienti italiani, e mostra adesso la sua “lealtà” nel riaprire i flussi turistici verso l’Italia dal 15 giugno. Luigi di Maio vola a Berlino, per la sua prima visita all’estero dall’esplosione della pandemia, e rinsalda i rapporti col governo di Angela Merkel, dopo mesi di tensione con quell’Europa che sembrava insensibile ad una risposta comune alla crisi, rinfocolando nell’opinione pubblica anche un vecchio risentimento antitedesco.

“Nel momento del bisogno si vedono gli amici, e ancora una volta gli amici c’erano”, ha rimarcato in conferenza stampa il ministro degli Esteri, dopo la bilaterale con l’omologo Heiko Maas. Il padrone di casa ha promesso di eliminare l’allerta sui viaggi per l’Italia fra 10 giorni, accennando a un’azione persuasiva anche su Vienna, perché in Ue si proceda “coordinati”.

A Berlino, dove ormai contro la pandemia non si bada a spese – fra l’ultimo piano da 130 miliardi per l’economia tedesca e la recente svolta di Merkel-Macron sul fondo europeo – il capo della Farnesina ha ribadito che le attese dell’Italia nei confronti dell’Europa sono “forti”, affermando poi di aver “molto apprezzato la posizione tedesca sul Recovery Fund”.

E la conferenza stampa col collega socialdemocratico è stata anche l’occasione per sottolineare la differenza fra una richiesta legittima di “sovranità” e la pericolosità dei “sovranismi”: “Serve un’Europa più forte e competitiva, che metta nell’angolo  individualismi e personalismi di pochi – ha affermato Di Maio -.

C’è una sostanziale e netta differenza fra il concetto di sovranità e di sovranismo, deleterio anche per gli interessi nazionali dei singoli Stati. Di fronte a questo bivio, l’Italia ha scelto e mi auguro lo facciano anche gli altri Paesi”.

Gli attriti col Paese con cui si lottava (sugli eurobond) fino a poco tempo fa, sembrano del tutto alle spalle: “La Germania ha accolto i nostri pazienti, quando le terapie intensive stavano scoppiando, e per questo sarò sempre grato al governo tedesco e al popolo tedesco, per aver curato e guarito persone che, in un momento di difficoltà, non sapevamo a quali reparti destinare. Lo dico con i brividi perché la solidarietà resterà indimenticabile”.

L’amicizia con la Germania è insomma “solida”, ha ribadito il capo della diplomazia italiana, sottolineando anche “l’eccellenza dei rapporti commerciali”. Maas ha valorizzato pubblicamente questo atteggiamento: “Abbiamo visto che in Italia si è guardato molto criticamente alla Germania – ha detto, rispondendo a una domanda sul dibattito pubblico dei mesi scorsi -. E anche personalmente la cosa mi ha addolorato molto: io amo straordinariamente l’Italia e la sua gente. Il fatto che il ministro italiano abbia deciso di venire in Germania, come primo viaggio all’estero, è però il segno di una scelta di fondo e di una leadership. E vorremmo restituire questo, non solo con un viaggio in Italia, ma anche nel corso della presidenza del consiglio europeo”.

Alle spalle una bilaterale, giovedì, con l’omologo olandese, Maas ha sottolineato che la Germania si è “mossa verso l’Italia” e che ora “spera in un compromesso veloce in Europa, che possa aiutare il paese”. E ha aggiunto di voler ricambiare appena possibile la visita di Di Maio.

(di Rosanna Pugliese/ANSA)

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