Parte l’Hub nazionale per le Terapie intensive

Inaugurato a Bologna l'hub di Terapia intensiva.
Inaugurato a Bologna l'hub di Terapia intensiva. (ANSA)

BOLOGNA. – L’Hub regionale e nazionale per la Terapia intensiva, realizzato in due mesi grazie al progetto della Regione Emilia-Romagna e del ministero della Salute e a un investimento di 26 milioni di euro, è già una realtà. Composto da sei strutture ospedaliere del territorio – a Bologna, Modena, Parma e Rimini – servirà a rafforzare il sistema sanitario regionale pubblico, aumentando la dotazione complessiva di 146 nuovi posti letto di Terapia Intensiva e Sub-Intensiva, a cui si aggiungono i 45 creati a Piacenza durante l’emergenza, che diventano strutturali.

“Abbiamo escluso la scelta di cattedrali nel deserto”, ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini, che stamattina insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza, ha inaugurato il secondo modulo dell’Hub all’ospedale Maggiore di Bologna, e di seguito le strutture nelle altre città. Mentre ieri, a Rimini, era stato il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, a tenere a battesimo il primo lotto.

Gli spazi dell’hub sono utilizzabili da subito per curare pazienti in situazioni critiche che richiedano questo tipo di assistenza specialistica nell’ambito dell’attività ordinaria, e ai quali ricorrere per gestire un’eventuale nuova ondata epidemica di pazienti Covid.

Spazi a disposizione non solo dell’Emilia-Romagna, ma di tutto il Paese. Con la concreta possibilità che possano ospitare parte dei pazienti ancora oggi ricoverati in terapia intensiva in reparti Covid di altri ospedali, permettendo così a queste strutture di tornare ad erogare servizi e prestazioni fornite prima dell’emergenza.

Solo a Bologna, al Maggiore, i letti di Terapia intensiva e Area Critica sono raddoppiati, raggiungendo quota 34: un intervento di oltre 6 milioni, realizzato in 40 giorni, che ha comportato la totale ristrutturazione del 12/o piano dell’edificio D dell’ospedale.

“Abbiamo investito risorse pubbliche laddove nel picco siamo stati più vulnerabili – ha spiegato l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, presente anche lui all’inaugurazione – ovvero il ricovero di Terapia intensiva. L’Emilia-Romagna vuole essere la prima Regione a raggiungere il livello ottimale di adeguatezza che il Governo richiede per la Terapia intensiva. Abbiamo investito negli ospedali per non creare cattedrali nel deserto”, ha ribadito l’assessore. “Questo hub è in memoria di tutte le persone che hanno perso la vita”.

(Di Alessandro Cori/ANSA)

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