Russia, video anti-gay per sostenere la riforma di Putin

Il presidente della Russia Vladimir Putin.
Il presidente della Russia Vladimir Putin. (ANSA/EPA)

MOSCA.  – Il coronavirus impazza ancora in Russia ma è già notizia di ieri, dato che gran parte dell’attenzione ora si sta riversando sul cruciale referendum del primo luglio, che dovrà approvare la riforma della Costituzione – potenzialmente spianando la strada ad altri due mandati di Vladimir Putin.

La campagna non ha fatto in tempo a partire che già sono iniziate le polemiche. Un video, infatti, invita a votare sì se non si vuole che in futuro in Russia i gay possano adottare bambini (e al contempo dare sfoggio della loro omosessualità).

Nella clip – realizzata dalla Federal News Agency (RIA FAN) e dal gruppo Patriot, entrambi legati a Yevgeny Prigozhin, l’uomo che si celerebbe dietro alla “fabbrica dei troll” e al gruppo di mercenari Wagner – un ragazzino di un orfanotrofio scopre, in uno scenario ambientato nel 2035, di essere stato adottato da una coppia di giovani gay (uno dei quali, pesantemente truccato, gli porge un vestito da femmina come regalo). A questo punto la voce narrante interviene e dice: “È questa la Russia che volete? Decidete il futuro del Paese, approvate gli emendamenti alla Costituzione”.

Nella riforma voluta da Putin, infatti, non si mette mano solo alle prerogative del Parlamento, allo status del Consiglio di Stato e ai mandati del presidente, ovvero il pacchetto politico che più interessa allo zar, ma è anche presente un intervento di tipo culturale e sociale. Ad esempio, si vuole introdurre il diritto al reddito di sussistenza (bollato dai critici del Cremlino come uno zuccherino per far ingoiare il resto della riforma).

L’emendamento dell’articolo 72 si propone poi di definire il matrimonio come un’unione “tra l’uomo e la donna”. Ed ecco spiegata la scenetta dei gay che adottano i bambini in una Russia che ha bocciato il referendum.

L’oppositore numero uno, Alexey Navalny, si è súbito scagliato contro il video. “Gli uomini di Putin sono andati completamente fuori di testa sul tema dell’omosessualità”, ha scritto su Twitter. Dove peraltro ha paragonato il voto del primo luglio al referendum di Hitler sull’Anschluss con l’Austria. Non solo. Siccome l’ironia non manca, in Russia, è venuto fuori che l’attore che interpreta “la mamma” nel video incriminato, Alexander Filimonenko, voterà contro la riforma.

“Io non mi interesso di politica”, ha raccontato alla testata “Coda” prima che la produzione intimasse di tacere a tutti gli altri volti del video. “Ma ieri – continua – mi hanno fermato qui al parco, per aver violato il regime di autoisolamento, e mi hanno dato una multa. Prima non volevo andare a votare. Ora invece, sebbene non sia mai entrato in un seggio, ho deciso che voterò contro gli emendamenti. La gente non ha soldi e questi danno le multe…”. Da qui al primo luglio, insomma, sarà un bella corsa.

(di Mattia Bernardo Bagnoli/ANSA)

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