”Blindiamo Inzaghi”, torna anche mercato allenatori

L'allenatore dell'Inter, Inzaghi indica ai suoi la via della vittoria.
Inzaghi indica ai suoi la via della vittoria. ANSA/ CLAUDIO PERI

ROMA. – Serie A di mezza estate e protagonisti che sognano un finale di stagione con le bollicine. Su tutti c’è la Lazio di Simone Inzaghi, l’allenatore più trend del momento al quale il lockdown non ha scalfito né immagine, né voglia di “fare la storia”, come ammesso anche oggi dal ds della Lazio Igli Tare.

Ancor prima di provare a farla, tuttavia, il club biancoceleste sta già pianificando la storia che verrà. Che non può non passare dal rinnovo dell’allenatore ambito da tante big che ha portato la Lazio a un punto dalla capolista: “Per noi è una priorità prolungare la permanenza di Inzaghi a Roma. Il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti e lui rappresenta la storia di questa società: è qui da più di vent’anni e nessuno sente questa maglia addosso più di lui”, rivela il ds laziale a “Il calciomercato che verrà” su Sky Sport.

Per Inzaghi è previsto un contratto fino al 2025 a 2,5 milioni a stagione. Sulla falsariga del rinnovo di Luis Alberto (3,5 fino al 2025), mentre a sentire lo stesso Tare non sarà un problema trattenere ancora a lungo Ciro Immobile, mister 27 gol in Serie A: “Il Napoli non ce lo ha mai chiesto. Lui è la Lazio e la Lazio è Immobile, mi auguro rimarrà qui per tanti anni”, assicura il ds.

Uno scudetto tutta da giocarsi, a partire da Atalanta-Lazio del 24 giugno, e una Champions praticamente in cassaforte.   Anche se l’incertezza degli esiti della stagione e date piuttosto compresse renderanno il mercato “povero, in cui un cambierà molto per tutti: eventi simili succedono una volta nella vita e dovremo adeguarci con tanta fantasia”.

La Lazio intanto sta per annunciare Escalante per la corsia di sinistra (a costo zero dall’Eibar), e attende da Parigi l’offerta imminente del Psg che secondo l’Equipe sarà di 80 milioni per Milinkovic-Savic e Marusic. Troppo pochi, anche se Tare da un lato ribadisce che “non abbiamo bisogno di vendere”, dall’altro però non smentisce un possibile addio: “Ogni situazione, come promesso, sarà valutata al momento opportuno e nel bene di entrambe le parti. Se ci sarà una possibilità che accontenti società e giocatore verrà presa in considerazione, altrimenti saremo felici di vederlo ancora con noi”.

Intanto le competitor dei biancocelesti sono altrettanto attive: l’Inter ha 50 milioni (più 8 di bonus) da spendere dalla cessione di Icardi ai parigini, mentre la Juventus dopo essersi accaparrata il gioiello Kulusevski studia le eventuali contromosse, Edinson Cavani su tutti. L’obiettivo principale resta però una stagione che vede la Vecchia Signora in lizza su tutti e tre i fronti. In un rientro alle competizioni che, dopo oltre tre mesi di inattività, rischia di alterare tanti valori.

La Lazio aveva il vantaggio di non giocare le coppe ma lo stesso Tare mette le mani avanti: “La ripartenza è un punto interrogativo – conclude – io mi auguro di riprendere da dove avevamo concluso. Ci saranno delle difficoltà e dal 24 giugno nessuna squadra avvantaggiata. Si diceva lo fossimo noi perché non avevamo le coppe, ora non più. Giocando ogni tre giorni conteranno mentalità ed entusiasmo, ma anche far ruotare bene la rosa”.