La Serie A gioca di sera, solo 10 gare su 124 di pomeriggio

Lazio
I giocatori della Lazio festeggiano il primo gol di Ciro Immobile. ANSA/ ANDREA DI MARCO

MILANO. – Il calendario per la ripresa della Serie A è pronto e sembra rientrata la protesta più dura dell’Assocalciatori, che potrebbe accogliere come un compromesso il piano per le partite pomeridiane: solo 10 su 124 (8%), alle 17.15, tutte nei week end (l’ultimo di giugno e quattro a luglio) mai a Lecce e Napoli.

Oltre metà dei match si disputeranno alle 21.30 e una cinquantina alle 19.15. In base alle combinazioni con cui hanno preso forma le 12 giornate residue (più i 4 match da recuperare), nessuna squadra giocherà più di due volte in diurna, alcune lo faranno solo una volta e altre mai.

“Il tema riguarda la tutela della salute”, ha sottolineato il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, prima che emergesse lo schema del calendario, che potrebbe essere ufficializzato oggi. Non è escluso, però, che slitti, in attesa del via libera del Governo ad anticipare di un giorno le semifinali di coppa Italia, come richiesto dalla Lega al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora.

Oltre all’afa, incombe anche il rischio infortuni (l’ultimo la sospetta lesione del crociato del centrocampista del Torino Baselli) sulla fase 3 del campionato.

Si annuncia un tour de force di 44 giorni e saranno rari quelli senza calcio sulle pay tv. Sarà in chiaro, sulla Rai, il prologo, ossia la Coppa Italia, con le semifinali (salvo sorprese il 12 e 13 giugno) e la finale il 17 all’Olimpico.

Poi sabato 20 e domenica 21 riparte il campionato con i recuperi della 25ma giornata per riallineare la classifica. Pochi giorni dopo il primo big match, Atalanta-Lazio, nel 27mo turno, infrasettimanale. Alla 34ma è stato riservato lo slot del posticipo di lunedì 20 luglio per la sfida scudetto fra Juventus e Lazio, che ripartono divise da 1 punto.

L’ultima giornata si giocherà tutta in serale, spalmata su sabato 1 e domenica 2 agosto.

Di fronte a una nuova impennata di contagi da coronavirus, servono ‘piano B’ e ‘piano C’. I club non vogliono sentire parlare di playoff e playout. Meglio, è la tesi condivisa, cristallizzare la classifica: per quella evenienza la Figc sta studiando un algoritmo da presentare lunedì 8 giugno in Consiglio federale.

L’intenzione è individuare la formula matematica più equa possibile che, a conti fatti, finirebbe per impattare solo su squadre a pari punti o se non tutte avessero giocato lo stesso numero di partite.

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