Merkel gela Trump: “Non andrà al G7 negli Usa”

La cancelliera Angela Merkel ed il Presidente USA Donald Trump in una foto di gruppo scattata in occasione dell'ultima riunione dei Paesi NATO
La cancelliera Angela Merkel ed il Presidente USA Donald Trump in una foto di gruppo scattata in occasione dell'ultima riunione dei Paesi NATO. (Photo by PETER NICHOLLS / various sources / AFP)

ROMA. – Rischia di essere un G7 senza Angela Merkel: la cancelliera tedesca è la prima fra i leader dei Sette Grandi a declinare (per ora) l’invito di Donald Trump a partecipare di persona al summit di giugno negli Stati Uniti, che ne detengono la presidenza di turno. Mentre il primo ministro britannico Boris Johnson dà subito la sua adesione e il presidente francese Emmanuel Macron si dice disponibile ma auspica la partecipazione di tutti.

Un summit che il presidente americano nei giorni scorsi aveva sponsorizzato come “l’esempio più grande della riapertura” dell’America suggerendo che si tenesse fra la Casa Bianca e Camp David, residenza presidenziale nel vicino Maryland, con la partecipazione fisica dei leader e non in videoconferenza, soluzione fin qui globalmente adottata per vertici e summit ai tempi del coronavirus e che in un primo momento era stata pensata anche per il G7 nell’anno della pandemia.

L’incontro, prima della tempesta Covid-19, era originariamente in programma fra il 10 e il 12 giugno e il tycoon avrebbe voluto ospitarlo al Trump National Doral di Miami, in Florida: sede poi spostata in seguito alle polemiche. “Ad oggi, considerando la situazione complessiva della pandemia, Angela Merkel non può accordare la sua partecipazione personale per un viaggio a Washington”, ha fatto sapere il portavoce della cancelliera Steffen Seibert a Politico.

Da Londra è invece arrivato il sì di Boris Johnson: lo ha comunicato lo stesso primo ministro britannico in una telefonata a Trump, colloquio in cui si è parlato anche dell’accordo commerciale Usa-Gb post-Brexit. Tra gli altri leader mondiali invitati a Washington, il presidente francese Emmanuel Macron e quello del Consiglio europeo Charles Michel avevano in un primo momento annunciato di essere disposti a partecipare di persona “se le condizioni sanitarie lo permetteranno”.

Poi, in queste ore, la precisazione dell’Eliseo, riferisce anche di un colloqui telefonico fra Macron e Trump: per un G7 con la partecipazione fisica “c’è bisogno della presenza di tutti. Il presidente è disponibile”, ha detto l’Eliseo, aggiungendo che “la presenza della cancelliera e l’unità degli europei è importante”.

“Bisogna inoltre che sia un momento di coesione e di azione in un momento internazionale critico. Quindi ci aspettiamo che la presidenza americana del G7 ci dica le sue intenzioni”.

Il primo ministro canadese Justin Trudeau intanto ha ufficialmente preso tempo, sottolineando l’importanza di aspettare a riguardo “le raccomandazioni degli esperti”.

Mentre gli altri, il premier giapponese Shinzo Abe e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al momento non si sono espressi. Adesso però il tempo stringe per l’invio dell’ ‘RSVP’ al presidente americano, che aspetta una risposta. Naturalmente positiva.

(di Anna Lisa Rapanà/ANSA)

 

 

 

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