Mosca riapre, test sierologico gratuito a tutti

Cittadini con mascherine camminano nella Piazza Rossa di Mosca.
Cittadini con mascherine camminano nella Piazza Rossa di Mosca. (ANSA/EPA)

MOSCA.  – La fase due finalmente si apre anche a Mosca. Ufficialmente. Informalmente, infatti, la capitale russa già da una settimana buona ha iniziato a macinare normalità.

Ora però arriva la bolla presidenziale. Il sindaco Serghei Sobyanin, a colloquio con Vladimir Putin, ha annunciato la riapertura dal primo giugno di vari servizi “a basso contatto col pubblico” e un test per “le passeggiate”.

Il tutto condito da un massiccio programma (gratuito) di test sierologici per gli oltre 12 milioni moscoviti.

La Russia ha voglia di normalità e i dati iniziano ad andaré nella giusta direzione. I nuovi casi – a fronte di oltre 9 milioni di tamponi, in continua crescita – si riducono o restano sotto soglia 9-10mila, ben al di sotto le cifre del picco.

I contagi galoppano sì oltre quota 370mila (a fronte di una popolazione di 147 milioni di persone), ma i morti restano contenuti, quasi 4mila stando all’ultimo bollettino.

Soprattutto, l’indice di trasmissibilità (Rt) è sotto il valore 1 in tutto il Paese – mentre a Mosca è sceso a 0,85 – e i guariti superano di un bel pezzo i ricoverati. Dunque si procede ad allentare la presa, poiché più che di virus la Russia ora rischia di cadere sotto i colpi della crisi economica.

Tutto infatti si tiene e Putin ora ha bisogno di qualche trovata a effetto per riportare in auge la sua popolarità tra i russi. Il 24 giugno è prevista la parata sulla Piazza Rossa per commemorare i 75 anni della vittoria nella Seconda Guerra mondiale (simbolo che la madrepatria non si piega nemmeno davanti al virus) e il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha già chiarito che, per allora, le restrizioni nella capitale saranno ben diverse da quelle di adesso. Come dire, in sicurezza ma avanti tutta. Poi c’è il capitolo referendum costituzionale per approvare la riforma che permetterebbe allo zar di candidarsi altre due volte.

Stando alle fonti del quotidiano Vedomosti, tre sono le date papabili: il 1° luglio, l’8 luglio o persino il 24 giugno, in contemporanea con la parata. Il Cremlino spinge per utilizzare la finestra estiva per il voto poiché in autunno la situazione politico-economica potrebbe peggiorare – specie nel caso di una seconda ondata della pandemia – e il rating di Putin potrebbe scendere ulteriormente. Dunque meglio votare il prima possibile.

Ma molto dipende dalla situazione epidemiologica: per quanto riguarda la diffusione il resto del Paese è in ritardo, rispetto a Mosca, di due settimane. Ma per l’appunto, la voglia di normalità è tanta, ovunque.

(di Mattia Bernardo Bagnoli/ANSA)

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