Coronavirus: camminare per ricominciare, il giro d’Italia di Chiara

In cammino sulla Via Francigena.
In cammino sulla Via Francigena.

MILANO. – Dalla Sacra di San Michele, l’antichissima abbazia in Val di Susa, in Piemonte, fino in Puglia, a Monte Sant’Angelo, oltre 1400 chilometri a piedi, partenza prevista, per il momento, il 5 giugno, arrivo il 13 agosto, per il suo cinquantesimo compleanno.

Ha scelto di ricominciare ‘nel modo più semplice, economico, pulito’, una ex docente brianzola, Chiara Genova, che come tutti ha vissuto con grande angoscia e fatica il lungo periodo di immobilità e inattività a causa dell’emergenza sanitaria provocata dal Covid.

“Credo che a parte la sofferenza per le tante persone che conosciamo e si sono ammalate o sono morte – ha spiegato all’ANSA – la cosa che ha pesato di più è stato proprio il non potersi muovere, perché è camminando che spesso riusciamo a smaltire il dolore, i pensieri negativi”.

E così Chiara ha scelto il metodo Forrest Gump per tornare alla vita e percorrere un nuovo modo di socialità. Chiara che vive a Merate (Lecco) insieme al marito e a due figli ventenni, ha lasciato l’insegnamento (per una decina anni è stata docente di Sociologia della devianza e Metodologia della ricerca sociale all’Università dell’Insubria), dopo una malattia che per due anni l’ha quasi costretta in casa. In quel periodo ha scoperto le scienze olistiche, alle quali si è poi dedicata anche dal punto di vista professionale.

Il progetto del giro d’Italia a piedi è stato lanciato attraverso un sito e sta già raccogliendo diverse adesioni. “Se vuoi raggiungermi e vuoi sapere dove sarò nelle date da te decise per camminare, chiamami qualche giorno prima, oltre a seguirmi qui” ha scritto su https://oltrei200metri.altervista.org.

Per il momento in realtà c’è solo una persona che compirà tutto il tragitto con me – ha precisato l’ex docente – Altri mi hanno fatto sapere che mi raggiungeranno durante il percorso o ne faranno solo una parte: le difficoltà non mancano, non tutti hanno disponibilità di tempo e c’è poi anche il problema di dove alloggiare, percorreremo in prevalenze la Via Francigena e molti ostelli risultano siano ancora chiusi e non sappiamo se riapriranno, magari dovremo dormire nelle tende”.

Il marito la raggiungerà durante il viaggio. “I più preoccupati sono i miei anziani genitori – ha concluso – ma mi conoscono e sanno che nulla mi farà cambiare idea”.

(di Marisa Alagia/ANSA)

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