Pubblicità: crollano gli investimenti, a marzo -29%

Un cartellone pubblicitario di Facebook: una chiusura lampo si apre su dei libri.
Un cartellone pubblicitario di Facebook: una chiusura lampo si apre su dei libri.(ANSA)

MILANO.  – Il coronavirus ha messo al tappeto gli investimenti pubblicitari, crollati del 29% nel mese di marzo, quando le settime di chiusura totale sono state 3 su 4.

Per il mercato della comunicazione si è così registrata un’improvvisa inversione di rotta, dato che, in assenza del Covid, Nielsen stimava una crescita del 3%, sulla scia dell’andamento di gennaio e febbraio, quando il mercato era in ripresa.

Sono i dati diffusi oggi da Alberto Dal Sasso, managing director di Nielsen nel corso di un seminario a cui hanno partecipato i presidente di Upa Lorenzo Sassoli de Bianchi, di Fcp Massimo Martellini e di Una Emanuele Nenna.

Secondo Dal Sasso, “c’è un rapporto diretto tra la curva dei contagi e l’andamento della comunicazione, la ripresa saràlenta, non a ‘V’ ma a ‘U'”. A suo modo di vedere ci saranno “cifre vicino allo zero” nell’ultima parte dell’anno e l’intero 2020 si chiuderà “con un numero negativo a due cifre ma senza il 2 davanti”.

Per Sassoli de Bianchi, invece, “è un po’ presto per fare bilanci,”, in quanto “il mese di marzo è stato segnato da un evento tragico e da un circolo vizioso piuttosto emotivo”, per cui in questo momento “siamo in fase di prognosi riservata”.

In marzo secondo il presidente di Upa (Utenti Pubblicità Associati) c’è stata una “discesa rapidissima degli investimenti”, ma anche un “fatto positivo”. “Le aziende che hanno completamente azzerato le vendite – ha detto – hanno dimezzato gli investimenti”.

“Avevano tutto il diritto ad azzerarli – ha proseguito – ma non lo hanno fatto, perché hanno ritenuto che il sostegno alla marca andava fatto anche in assenza di consumi”. “Questo – ha proseguito – mi fa sperare che quando riprenderanno in consumi la ripresa degli investimenti sarà abbastanza rapida”.

“Stiamo uscendo da un dramma – ha concluso – e dobbiamo essere capaci di resistere per risalire poi nel 2021, il mercato recupererà in fretta e chi ha avuto il coraggio di investire in questi mesi ne uscirà rafforzato”.

Per affrontare le attuali difficoltà del comparto Massimo Martellini, presidente della Federazione delle concessionarie di pubblicità (Fcp), ha chiesto un “maggior sostegno” al governo, vista “l’importanza della comunicazione per il Paese”.

Emanuele Nenna di Una (Aziende della Comunicazione Unite) guarda invece con fiducia al 2021: “Diventerà un anno pari per i grandi evento mediatici come gli Europei di calcio e le Olimpiadi”, ha spiegato. Eventi che “potranno fare da traino” e che offrono l’opportunità di avere uno “sguardo molto positivo per il futuro”.

(di Paolo Verdura/ANSA)

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