Mancini e Euro rinviato: “Ora sará terno a lotto”

l ct della nazionale calcio Roberto Mancini, con il pallone sottobraccio, saluta ai giornalisti durante un allenamento dell' azzurra.
Il ct della nazionale calcio Roberto Mancini, con il pallone sottobraccio, saluta ai giornalisti durante un allenamento. (ANSA)

ROMA. – Un po’ di egoismo (“parlassi solo da ct dovrei dire finiamo qui”) e tanta malinconia (“in questi giorni dovevamo cominciare il ritiro per Euro 2020”): Roberto Mancini si divide tra il desiderio di ritorno alla normalità anche con la ripresa del campionato, “ci sarà qualche infortunio di troppo alla ripartenza” ma pensa soprattutto al futuro della sua Nazionale.

“In questo periodo mi è mancato prima di tutto il lavoro – racconta a Roma Tv – perché avremmo dovuto giocare due partite belle e importanti: una a Wembley con l’Inghilterra e una a Norimberga con la Germania. Sarebbero stati due test importanti dopo mesi che non ci vedevamo. E poi proprio in questi giorni sarebbe iniziato in ritiro per il campeonato europeo. Avevamo preso una bella scia, stavamo costruendo e stavamo a un buon punto. Adesso invece ci ritroveremo a settembre e sarà un terno al lotto”.

“Se è giusto ripartire? Non vorrei dir niente perché mi sembra ci sia un gran caos… Ultimamente magari si sta chiarendo un po’ la situazione però non so”, dice con una battuta.

“Se dovessi parlare solo da allenatore della Nazionale, egoisticamente spererei che si finisse qua per ricominciare con calma perché poi il prossimo anno ci saranno una serie di partite infinite, e quindi anche i giocatori arriveranno in non so quali condizioni. É anche vero che sono tanti mesi che facciamo una vita molto diversa da quella di prima e quindi la mia speranza è che si possa tornare a giocare a pallone perché è il nostro lavoro, è quello che ci piace di più e che fa divertire la gente”.

“Spero che le mascherine scompaiano al più presto, ma poi è chiaro che giocare col pubblico è un’altra cosa. Quello che stiamo vedendo in Bundesliga è un calcio un po’ particolare” riconosce Mancini, spostando poi il discorso alla Serie A.

“Ci sarà qualche infortunio di troppo alla ripartenza – sottolinea non senza preoccupazione – è il ritmo all’inizio sarà come quello in Germania, cioè abbastanza basso. Se ripartirà il campionato non credo saranno subito al 100%, ma col passare delle partite ritroveranno un po’ la condizione atlética sperando ci siano meno infortuni possibili”.

Riguardo alla situazione attuale, Mancini ammette che “sicuramente si sta meglio oggi rispetto a 20 giorni fa. La speranza adesso è che piano piano stia un po’ finendo. Speriamo bene. Adesso andrò a vedere qualche partita per capire come stanno i ragazzi e poi dopo andrò un po’ al mare, sempre che si possa fare il bagno…”.

E sulla sua Nazionale (“quando mi chiamarono, nessuno voleva quel posto…”, ha ribadito) aggiunge: “Dovremo riprendere e credo che all’inizio non sarà tutto così semplice. Poi certo, molti ragazzi giovani avranno più esperienza, giocheranno un anno in più e accumuleranno maggiore esperienza”. E il pensiero va subito a Nicolò Zaniolo, che sta recuperano dopo un grave infortunio al ginocchio.

“Deve ancora trovare il suo ruolo e fa parte di quel gruppo di giovani che con un altro anno potrà migliorare. È fisicamente e tecnicamente molto forte, ha un gran sinistro – conclude Mancini – e penso che possa diventare un giocatore straordinario se continuerà ad allenarsi seriamente e a fare una vita da atleta”.

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