Uber taglia 3.000 posti e chiude uffici a causa virus

Un taxi disponibile nel servizio on line di Uber a Madrid. (econbomiadehoy)

NEW YORK.  – Uber taglia altri 3.000 posti di lavoro, chiude 45 uffici e si impegna a rivedere i suoi progetti non core nel tentativo di navigare l’emergenza coronavirus.

I nuovi tagli occupazionali, aggiunti ai 3.700 annunciati la scorsa settimana, portano al 25% le riduzioni totali alla forza lavoro a causa della pandemia.

“Stiamo vedendo alcuni segnali di ripresa”, dice Dara Khosrowshahi in una comunicazione ai dipendenti. “Me lo avete sentito dire già prima: la speranza non è una strategia.  Anche se è facile da dire, la verità è che una decisione difficile”, aggiunge l’amministratore delegato di Uber.

Oltre ai tagli e alle chiusure, l’app per auto con conducente valuta le “alternative strategiche” per la sua divisione Uber Works, si avvia a chiudere il suo incubatore di prodotti e il laboratorio di intelligenza artificiale.

L’annuncio di Uber mette le ali ai titoli Uber a Wall Street, dove arrivano a guadagnare l’8% per poi chiudere a +3,60%, e arriva mentre l’app è in trattative per acquistare la rivale Grubhub. I due amministratori delegati coinvolti in prima persona alla ricerca di un accordo sul prezzo.

Secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, il numero uno di Grubhub Matt Maloney avrebbe chiaramente indicato a Khosrowshahi che l’ultima offerta presentata è troppo bassa. Uber avrebbe assicurato di poterla ritoccare al rialzo ma non è detto che sia sufficiente.

Le trattative comunque proseguono a caccia di un’intesa che creerebbe un gigante nella consegna di pranzi e cene a domicilio e consentirebbe importante risparmi. Uber e Grubhub li stimerebbero in 300 milioni di dollari, ma per Morgan Stanley potrebbero essere il doppio.

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