Amarcord, pugilato: un anno fa ci lasciava l’olimpionico Gamarro

Gamarro si é aggiudicato la medaglia d'argento nei Giochi Olimpici di Montreal nel 1976

CARACAS – Pedro Gamarro era un grande atleta, una macchina perfetta, nata per dare pugni ma con quella rara finezza che hanno nel DNA i veri campioni. Il pugile è morto un anno fa, all’età di 64 anni, nell’ospedale Coromoto della città di Maracaibo, stroncato da un infarto.

La notizia della scomparsa del pugile fu resa nota da Douglas Urribarrí, presidente della Fundación Glorias Deportivas. “Gamarro é arrivato nel centro sanitario, però nonostante gli sforzi non è stato possibile salvargli la vita”.

L’ex pugile soffriva da qualche anno di problemi cardiaci, nel 2017 aveva subito un cateterismo.

Noto con il soprannome del “Tren de Machíques”, Gamarro é ricordato dagli amanti dello sport per la medaglia d’argento vinta durante i Giochi Olimpici di Montreal nel 1976. Il pugile nato a Machiques, nello stato Zulia, l’8 gennaio del 1955 partecipò allora nella categoria 67 chilogrammi.

Pedro Gamarro, aveva mostrato le sue doti sul ring già nel 1975 nei Giochi Panamericani che si disputarono in Messico e dove vinse il bronzo. Grazie a questa prestazione si qualificò per i giochi a cinque cerchi.

In terra canadese, oltre a Gamarro la terra di Bolívar fu rappresentata nel torneo di pugilato da Armando Guevara (mini mosca, si fermò ai quarti), Alfredo Pérez (peso mosca, anche lui arrivò ai quarti), Jóvito Rengifo (peso gallo eliminato al secondo turno), Ángel Pacheco (peso piuma, eliminato agli ottavi) e Nelsón Calzadilla (pesi leggeri, arrivò agli ottavi), Jesus Nava (peso Walter, out al primo turno), Fulgencio Obelmejías (75 kg, out primo turno) ed Ernesto Sánchez (pesi leggeri, out primo turno).

Il percorso di Gamarro a Montreal 1976: Il pugile venezuelano venne battuto nella finale olimpica dal tedesco dell’est Jochen Bachfeld con un controverso verdetto ai punti per SD (2-3). In quel momento c’era la Guerra Fredda ed influí anche nell’esito dell’incontro, al momento di assegnare i punti i tre giudici provenienti dai paesi allineati con il blocco socialista diedero il vantaggio al tedesco e non al venezuelano. Il disappunto si vide anche al momento della premiazione, Bachfeld, fu sommerso dai fischi quando salí sul podio.

L’evento fu rassegnato dal quotidiano venezuelano El Universal, nel seguente modo: “Vittima della più grave ingiustizia del torneo, Gamarro ha ricevuto la massima ovazione dedicata ad un pugile, quando doveva solo occupare un posto: il primo. Ha agitato la bandiera del Venezuela. Mandando in delirio il pubblico che si era stancato d’insultare e lanciare oggetti ad uno dei giudici più incompetenti nella storia del pugilato. Hanno inneggiato durante dieci minuti il vero vincitore della medaglia”.

Gamarro era giunto all’incontro finale al termine di un percorso che lo aveva visto superare nell’ordine, lo yugoslavo Marjan Benes, il cubano Emilio Correa, lo statunitense Clinton Jackson e il tedesco dell’ovest Reinard Skricek.

Al suo attivo Gamarro ha messo in bacheca anche due medaglie di bronzo conquistate ai giochi panamericani di Città del Messico 1975 e di Caracas 1983. Non fece mai il salto nei professionisti.

(di Fioravante De Simone)

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