Covid riduce consumi energia, emissioni a picco

Emissioni di gas serra provenienti da ciminiere industriali. Archivio.
Emissioni di gas serra provenienti da ciminiere industriali. Archivio.

ROMA. – Lo scoppio dell’emergenza Covid ha ridotto in Italia i consumi di energia e di conseguenza anche le emissioni di anidride carbonica. Secondo i dati dell’Enea, nel primo trimestre 2020 i consumi sono diminuiti del 7% rispetto al 2019, anno già di contrazione per il  comparto, con un picco del -15% per il solo mese di marzo, e scenderanno ancora.

Con il lockdown vero e proprio di aprile, le stime sono di un crollo del 20% nel secondo trimestre 2020 e del 10% per l’intero semestre, sia per i consumi primari che per quelli finali. Meno energia consumata si è tradotta in meno inquinamento.

Le emissioni di CO2 hanno segnato una drastica diminuzione del 10%, con la previsione di un -15% nel semestre.  Un calo “senza precedenti – sottolinea Francesco Gracceva, l’esperto Enea che ha curato i dati – tenuto conto che nel  2019 si è registrato un -1,5%, grazie al phase out del carbone, favorito dai bassi prezzi del gas naturale e dal rialzo delle quotazioni dei permessi di emissione.

Ciò nonostante, negli ultimi anni in Italia si sono ridotte meno dei principali paesi europei, pur a fronte di un andamento dell’economia meno positivo”.

Sul fronte prezzi, l’analisi evidenzia che il forte calo sui mercati all’ingrosso dei primi tre mesi dell’anno, accentuato dalla crisi sanitaria, ha già prodotto effetti rilevanti per i consumatori.

Nella media del primo semestre 2020 il prezzo dell’elettricità sul mercato tutelato, prevede quindi l’Enea, sarà inferiore del 13% rispetto al secondo semestre 2019, quello del gas del 9%, a fronte di ribassi della materia prima del 26% per l’elettricità e del 12% per il gas.

“Queste diminuzioni – spiega ancora Gracceva – non hanno ancora recepito pienamente i cali dei prezzi all’ingrosso, che nel semestre potranno essere intorno al 30% per l’elettricità e del 20% per il gas”.