Telefono Azzurro, aumenta adescamento online di minorenni

Il campo per i bambini delle zone colpite dal terremoto allestito ad Amatrice dall'associazione Telefono Azzurro
Il campo per i bambini delle zone colpite dal terremoto allestito ad Amatrice dall'associazione Telefono Azzurro, 1 settembre 2016. ANSA/ TELEFONO AZZURRO

ROMA. – Sulla pedofilia c’è “una sensibilità collettiva” che però va trasformata in azione attraverso la prevenzione e il “lavoro in rete”, anche per scambiarsi informazione e dati su cui basare le azioni di contrasto. E’ il senso di un dibattito svoltosi in live streaming organizzato da Telefono Azzurro, con esperti e la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, in occasione della Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia.

Giornata, ha detto il presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo, che quest’anno assume una “valenza particolare: il necessario lockdown e la coabitazione coatta hanno aumentato il rischio di violenza sui bambini e adolescenti”. Ma è stata anche l’occasione per presentare i dati del dossier “Abuso sessuale e pedofilia”, relativi all’attività di Telefono Azzurro nel 2019, da cui emerge che in generale sono aumentate le segnalazioni sull’abuso sessuale di minori e sugli abusi sessuali avvenuti rete, in particolare l’adescamento online: 9,6% nel 2019 contro il 6% nel 2018.

La maggior parte delle vittime di abuso ha meno di 10 anni (47% dei casi), il 26% è compreso nella fascia di età 11-14 e il 27% ha dai 15 ai 17 anni; mentre il 74% delle vittime sono bambine (nel 2018 erano il 69%). Analogamente al 2018, il responsabile in più della metà dei casi (62%) è un membro della famiglia.

Il presidente del Telefono Azzurro Caffo, li ha definiti “dati drammatici” sostenendo che è di “fondamentale importanza” che non “venga mai meno l’impegno della società civile, del mondo accademico e delle istituzioni, per proteggere e tutelare bambini e adolescenti”.

La ministra Bonetti ha spiegato che l’Osservatorio contro la pedofilia “presto sarà nuovamente in funzione” e tra le azioni da mettere in campo ha citato “un piano strategico nazionale” per i bambini, un monitaggio del fenomeno e una campagna per valorizzare il numero 114-Emergenza bambini.

“Sono molto consapevole che la Chiesa cattolica ha una responsabilità molto grande in questo campo – ha ammesso Hans Zollner, Docente dell’Università Gregoriana, Direttore del Centre for Child Protection – ma gli ultimi anno visto un aumento di sensibilità notevoli ed è importante però dire che siamo in nuova fase”. Maud de Boer-Buquicchio,

Special Rapporteur delle Nazioni Unite per la vendita e lo sfruttamento sessuale dei bambini ha sottolineato: “Nessun paese è immune dall’abuso e dallo sfruttamento sessuale dei bambini” ma anche che “nessun paese ha la risposta perfetta”.

Maria Monteleone, Procuratore Aggiunto della Procura di Roma ha sostenuto che “sempre più minori arrivano al pronto soccorso per ricevere aiuto, sempre più spesso per violenza sessuale, ma anche per grave trascuratezza in ambito familiare” ed ha confermato “negli ultimi quattro mesi un significativo aumento dei delitti di pedofilia e pedopornografia”.