Caso Dybala, dopo 40 giorni ancora positivo al virus

Paulo Dybala con il suo gesto caratteristico della "maschera del gladiatore"
Paulo Dybala con il suo gesto caratteristico della "maschera del gladiatore" ANSA/ANDREA DI MARCO

TORINO. – Gli argentini continuano ad agitare il sonno dei tifosi della Juventus, nell’interminabile attesa che l’attività possa riprendere. Dopo il caso di Higuain, che sarebbe tentato dall’idea di restare in Argentina, tocca di nuovo a Dybala finire suo malgrado all’attenzione, nel suo caso oltre che per le voci mercato, per quel maledetto Coronavirus difficile da scacciare.

Nulla di grave: la Joya argentina, gioia dei tifosi bianconeri e oggetto del desiderio di molti top club, sta bene e si allena a casa. ma resta positivo al virus. Anche l”esito del quarto tampone avrebbe detto che il virus non ha ancora lasciato il corpo del talentuoso attaccante.

La notizia è rimbalzata dalla Spagna, lanciata dal canale sportivo “El Chiringuito del Jugones”, senza trovare conferme ufficiali in Italia, dove Dybala è sempre rimasto, in quarantena.

A 40 anni giorni dall’annuncio della positività, al pari della compagna Oriana Sabatini, Dybala non avrebbe ancora vinto la sua partita con il virus che sta sconvolgendo tutto il mondo.

Sempre dalla Spagna era arrivata a metà marzo la voce che Dybala fosse positivo, una notizia smentita nel capoluogo torinese, perché probabilmente non c’era ancora l’esito del primo tampone. Nel frattempo, altri due giocatori della Juventus era stati dichiarati positivi, Rugani e Matuidi.

Qualche giorno dopo la smentita, però,  l’argentino aveva annunciato di essere positivo. E all’inizio di aprile aveva confidato di avere avuto un po’ di paro: “All’inizio – aveva spiegato – non capivo cosa fosse, avevo mal di testa. Lo staff ci aveva prescritto soltanto delle vitamine, però mi stancavo molto in fretta: non riuscivo ad allenarmi, dopo cinque minuti ero già senza fiato”.

Qualche giorno di apprensione poi la situazione era tornata alla normalità: “Ora sto molto meglio, non ho più avuto sintomi”, il messaggio fiducioso di Dybala che ha aspettato pazientemente l’esito dei tamponi di verifica la Joya sarebbe ora in attesa del risultato di un ulteriore test dopo la fumata nera degli altri.

La questione Coronavirus non ha comunque raffreddato gli entusiasmi di quei club, come il Bayern Monaco, che lo hanno inserito alla cima dei loro desideri.

Perché ora Dybala, liberato dal confronto con Messi che l’aveva forse frenato negli anni passati, sembra davvero entrato, a 26 anni, nel periodo migliore della sua carriera.

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