Ultimo allarme Tokyo,con pandemia niente Giochi 2021

Due passanti con mascherine camminando davanti un cartello in una stazione della metropolitana di Tokyo sulle Olimpiadi Tokyo 2020.
Due passanti con mascherine camminando davanti un cartello in una stazione della metropolitana di Tokyo sulle Olimpiadi Tokyo 2020. (ANSA/ EPA/KIMIMASA MAYAMA)

ROMA. – L’ultimo allarme di Tokyo 2020, e la speranza del vaccino. Dopo il rinvio di un anno per l’emergenza coronavirus i Giochi continuano ad essere a rischio annullamento se la pandemia non sarà sotto controllo; lo dice il comitato organizzatore, facendo peraltro eco a quanto gia’ chiarito al Cio al momento del rinvio, quando spiegó che oltre il 2021 non si poteva andare.  Anche le Olimpiadi, insomma, aspettano il vaccino.

Il presidente del comitato organizzatore di Tokyo 2020 Yoshiro Mori, in un’intervista al giornale giapponese Nikkan Sports è  chiaro, “se la pandemia non sarà sotto controllo nel 2021, i Giochi saranno annullati” le parole di Mori che ha sottolineato che e non sono possibili ulteriori rinvii e che quindi se entro la data prevista per i Giochi la pandemia non sarà sotto controllo, questi verranno cancellati.

Ricordando che in precedenza i Giochi sono stati cancellati soltanto in tempo di guerra, nel 1940 ed era sempre Tokyo (nel 1916 non si tennero quelle previste a Berlino),  Mori ha paragonato la lotta contro il coronavirus a quella contro un “nemico invisibile”. Ma ha anche rassicurato che, se la pandemia sarà verrà tenuta con successo sotto controllo “terremo le Olimpiadi in pace la prossima estate”.

Sullo svolgimento delle Olimpiadi pesa la spada di Damocle del Covid-19. Secondo i medici giapponesi in assenza di un vaccino è difficile ipotizzare lo svolgimento della più importante manifestazione sportiva. Ne è convinto Yoshitake Yokokura, capo dell’Associazione nazionale dei medici giapponesi (Jma).

“Personalmente credo che sia un’impresa ardua immaginare l’organizzazione dei Giochi senza prima avere introdotto un vaccino efficace alla cura del virus”, ha detto Yokokura. “Il numero delle infezioni a livello globale sarà la principale chiave di lettura in quel determinato momento”, ha aggiunto, chiarendo che anche se la situazione in Giappone dovesse migliorare ci sarà da considerare il progredire della malattia nel resto del mondo.

Nei giorni scorsi anche l’infettivologo giapponese Kentaro Iwata, professore nel dipartimento di malattie infettive all’Università di Kobe, si era detto “molto pessimista” sulla possibilità che le Olimpiadi di Tokyo, possano aver luogo tra luglio e agosto 2021, ipotizzando, come alternativa, una ridotta organizzazione dei Giochi, ad esempio “senza spettatori o con una partecipazione molto limitata”.

Nelle scorse settimane il presidente del Cio Thomas Bach aveva sostenuto, in una intervista che un altro, eventuale, rinvio dell’Olimpiade di Tokyo 2020 non sarebbe possibile,  perché il Giappone “nell’organizzazione dell’evento non può andare oltre il 2021”.