Dopo calcio la boxe, Nicaragua ignora Coronavirus

Il ring del Polideportivo Alexis Arguello di Nicaragu
Il ring del Polideportivo Alexis Arguello di Nicaragua. (facebook)

ROMA. – Non c’è bisogno di precauzioni particolari, tanto “l’unica maniera per sconfiggere la pandemia è la fede in Cristo”. A dirlo, di recente, è stata la vicepresidente del Nicaragua, Rosaria Murillo, e a questa visione fideistica si uniforma il mondo dello sport del Paese centramericano, che in effetti ha registrato finora pochi casi di positività tra i sei milioni di abitanti.

Così, dopo il calcio, con il campionato che continua con l’opposizione di un’unica società, il Dirianfèn, adesso tocca a un altro sport molto seguito nel Paese centroamericano: il pugilato.

É una disciplina ad alto rischio, come confermano i dati delle positività in soli tre giorni del torneo preolimpico di Londra poi sospeso, ma il Nicaragua e i suoi sei milioni di abitanti vanno avanti come se nulla fosse. Così sabato si combatte all’ “Alexis Arguello Sports Center”, l’arena di Managua intitolata al tre volte campione del mondo che fu anche guerrigliero sandinista e politico, morto suicida nel 2009.

Un altro ex campione del mondo, Rosendo “El Bufalo” Alvarez, ha organizzato una riunione che prevede otto incontri, único evento pugilistico in cartellone nel mondo in questo momento. I

l match clou sarà quello al limite delle otto riprese tra i pesi leggeri Ramiro Blanco e Robin Zamora, e si tratta di una sfida che a Managua è molto attesa (ci sarà anche la diretta Tv su Espn Latin America) in quanto rivincita di un confronto che, nell’ottobre scorso, vide Zamora vincere per Kot al secondo round.

I contendenti di ogni match prima di salire sul quadrato dovranno avere la mascherina, poi però, prima del gong della prima ripresa, se la toglieranno e cominceranno a colpirsi, , e con particolare foga come da tradizione del ring nicaraguense.

Arbitro, giudici, uomini dell’angolo e medici di riunione la mascherina dovranno invece tenerla, così come i guanti di lattice, mentre per gli spettatori all’entrata ci sarà lo scanner che misurerà loro la temperatura corporea, e chi ha 37,5 o più non potrà entrare.

Ci saranno a disposizione anche dispensatori di gel disinfettante per mani e suole delle scarpe, e per i posti verrà rispettata la distanza di sicurezza di un metro l’uno dall’altro: per questo all’ “Alexis Arguello” non è previsto il tutto esaurito. Ma i pugni, quelli si’ saranno senza limitazioni.

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