Governatori: “Il voto per le regionali a luglio”

Operazioni di voto in un seggio in Abruzzo per le votazioni regionali.
Operazioni di voto in un seggio in Abruzzo per le votazioni regionali. ANSA/GIORGIO BENVENUTI

ROMA. – Prevedere il voto per le regionali a luglio: è quanto chiedono i governatori del Veneto Luca Zaia, della Liguria Giovanni Toti, della Campania Vincenzo De Luca e della Puglia, Michele Emiliano che oggi in Conferenza delle Regioni hanno dato mandato al presidente della Conferenza, Stefano Bonaccini di parlarne al Governo che nei giorni scorsi aveva deciso per un rinvio delle elezioni.

Il ragionamento dei presidenti in scadenza – il voto in sei Regioni si sarebbe dovuto tenere in maggio – è che con la ripresa delle attività produttive e della vita ‘normale’ dopo il lockdown durato circa due mesi, sarebbe negare un principio di democrazia non fare andare alle urne i cittadini per il rinnovo dei Consigli regionali e l’elezione dei presidenti.

Vicino alle loro posizioni sarebbe il governatore delle Marche Ceriscioli mentre più distaccata è la posizione della Toscana, guidata da Enrico Rossi. A sostenere il voto in luglio, a quanto si apprende, anche il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Fedriga, anche se nella Regione che governa non è previsto il voto quest’anno.

I governatori, nel corso della riunione della Conferenza delle Regioni di oggi, hanno discusso a lungo anche della ripartenza nella ‘Fase 2’: domani si svolgerà una nuova riunione della Cabina di regia convocata dal premier Conte a cui parteciperanno, a quanto si apprende, oltre al presidente della Conferenza Bonaccini, il governatore della Sicilia Musumeci e quello della Lombardia Fontana.

I presidenti sono praticamente concordi – da quanto si apprende – nel chiedere di avere a disposizione linee guida che poi le Regioni possano applicare. “Ci vogliono linee guida nazionali – ha detto Bonaccini in mattinata – bisogna via via che le scelte vengano fatte e valgano in tutto il Paese. Dovranno arrivare le line guida che riguardino temi come la sicurezza e il trasporto pubblico. Mi pare che stiamo facendo passi avanti, queste ore sono decisive per capire cosa può ripartire”.

Le richieste avanzate dalle Regioni, ha ricordato, erano state fatte “su due filiere, una quella manifatturiera con carattere internazionale e quella dei cantieri, edilizia, costruzioni e infrastrutture: si tratta di capire se partirà tutto il 4 maggio o se qualcosa può partire già dal 27 nel rispetto della garanzia della sicurezza dei lavoratori che anche noi mettiamo al primo posto”.

Nel corso della Conferenza delle Regioni si è parlato anche della situazione degli stabilimenti balneari: è stata accolta la proposta di chiedere al Governo la sospensione dei canoni demaniali per tutto il 2020, ha riferito il coordinatore del tavolo interregionale su demanio marittimo, Marco Scajola.

Lascia un commento