Amarcord, Giochi Panamericani: 43 anni fa veniva assegnata la sede a Caracas

La cerimonia d'apertura dei Panamericani del 1983. foto cortesia

CARACAS – Il 23 aprile 1977, durante il XIV congresso della ODEPA che si svolse a San Juan (Porto Rico) veniva assegnata a Caracas l’onore di ospitare la IX edizione dei Giochi Panamericani. Oltre alla “culla di Bolívar” era in corsa per avere la designazione  dei giochi anche la città di Hamilton, in Canada.

La capitale venezuelana vinse la votazione in maniera unanime, ma a far pendere l’ago della bilancia in favore dei creoli é il semplice fatto di far coincidere i giochi con il bicentenario della nascita di Bolívar.

Casi di doping, rinuncia di atleti, rinuncia di alcuni sportivi, la nascita di una stella come Michael Jordan sono stati alcuni degli elementi che lasciarono il segno dei Panamericanos Caracas 1983.

Le cerimonie di apertura e chiusura si svolsero nello stadio Olímpico della UCV. La madrina dei giochi fu Irene Saez (che aveva vinto il Miss Universo nel 1981), mentre la madrina degli atleti fu l’italo-venezuelana campionessa di nuoto Paola Ruggeri (Miss Venezuela e Miss Sudamerica nel 1983). La Ruggeri ha anche partecipato come atleta.

Gli sport e le sedi dei Panamericanos Caracas 1983 sono state: atletica (stadio Olímpico de la UCV), baseball (stadio Universitario de Caracas, Estadio de Palo Verde, Estadio del INH), calcio (stadio Olímpico e stadio Brigido Iriarte), ciclismo (Velódromo Teo Capriles (Pista), Circuito Av Boyacá (strada), equitazione (Hipódromo La Rinconada, Caracas Country Club, Fuerte Tiuna), ginnastica artística (Gimnasio Cubierto de la UCV), Hockey su prato (Caracas Sport Club, campi di Hockey del Lagunita’s Country Club), lotta (palasport IND), Judo (Centro de Judo del Parque Naciones Unidas), nuoto (PNU), nuoto sincronizzato (PNU), pallacanestro (Poliedro de Caracas), pallavolo  (Gimnasio José Joaquín Papá Carrillo, Gimnasio Gastón Portillo), pugilato (palasport José Beracasa), remi (Embalse La Mariposa), sambo (Palasport IND), scherma (palasport dell’Academia Militar), softbol (stadio Mampote), sollevamento pesi (palasport IND), tennis (Altamira Tennis Club), tennis tavolo (Gimnasio de Tenis de mesa Papelón), tiro con l’arco (Fuerte Tiuna), tiro sportivo (Polígono de Tiro “El Libertador”, Fuerte Tiuna), tuffi  (Parque Naciones Unidas) e vela (Bahía pozuelos e playa El Morro di Puerto La Cruz).

Ci furono diversi casi di doping, una ventina di atleti di nove nazioni diverse usarono sostanze proibite. Ci sono stati casi, dove addirittura gli sportivi hanno abbandonato il villaggio.

Gli Stati Uniti con 285 (137 ori, 92 argenti e 56 bronzi) chiusero in cima al medagliere, alle sue spalle arrivarono Cuba (175: 79 ori, 53 argenti e 43 bronzi) e Canada (109: 18 ori, 44 argenti e 47 bronzi).

(di Fioravante De Simone)

 

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